Tetto al contante, nuovo limite per tutti: sanzioni pesanti se sgarri

In arrivo nuovi limiti al tetto massimo per i pagamenti in contanti. Saranno in vigore a partire dal 2023 e andranno tassativamente rispettati.

Tetto al contante
Tetto al contante – imilanesi.nanopress.it

Dall’aumento degli incentivi fiscali fino a fine anno, alla riduzione delle accise. Dall’innalzamento del tetto di cassa: queste le misure previste per il Decreto Aiuti Quater approvato dal Consiglio dei ministri. Un provvedimento incoraggiato dal governo per la necessità di intervenire sui costi dell’energia, per un importo complessivo di oltre 9 miliardi di euro. In ogni caso, il regolamento contiene molte misure che nulla hanno a che fare con la crisi energetica. E questo ha creato crepe nella maggioranza, anche se il Consiglio dei ministri ha finalmente accettato il dl Aid quater. 

Aria di tensioni all’interno del Governo

 Un provvedimento incoraggiato dal governo per la necessità di intervenire sui costi dell’energia, per un importo complessivo di oltre 9 miliardi di euro. In ogni caso, il regolamento contiene molte misure che nulla hanno a che fare con la crisi energetica.

E questo ha creato alcune crepe nella maggioranza, anche se il Consiglio dei ministri ha finalmente accettato il Decreto Aiuti quater. La maggior parte delle spaccature è stata causata da due misure: le trivellazioni e la modifica del Superbonus dal 110 al 90%.

Nuovo limite al pagamento in contanti
Nuovo limite al pagamento in contanti – imilanesi.nanopress.it


Luca Zaia, governatore della Lega Nord Veneto, ha spiegato di essere contrario a nuove trivellazioni nel Polesine, che permetterebbero alla legge di rilasciare concessioni e aumentare la produzione di gas naturale. Parole condivise anche dal ministro Roberto Calderoli. Forza Italia è però delusa dall’accelerazione degli incentivi, non più del 110%, ma del 90% nel 2023.

Secondo fonti parlamentari di Berlusconi, è assolutamente sbagliato metter mano a provvedimenti tanto delicati senza prima confrontarsi. Sorprende inoltre che la questione del credito del rilascio non sia stata discussa. Queste due misure non sono apparse nel tweet relativo al decreto di Matteo Salvini poco prima del Cdm, che annunciava un aumento del tetto del contante da mille a 5mila euro, niente bonus dipendenti e tasse straordinarie, pagamenti a rate a favore delle aziende.

 Come sarà revisionato il superbonus

 A sorpresa, il testo riporta anche la nuova versione del Superbonus: la norma riduce la percentuale di bonus delle opere di efficientamento dal 110% al 90% per il 2023. Il permesso è approvato anche per le case unifamiliari, ma con un limite di reddito che varia in base al coefficiente di famiglia. Il Super bonus per le case unifamiliari che abbiano completato almeno il 30% dei lavori alla data del 30 settembre 2022, invece, si applica al 110% fino al 31 marzo 2023. 

Rateizzazione delle bollette, taglio delle accise, proroga del credito alle imprese e bonus aziendali esentasse

 La norma sulle bollette consente alle imprese di rateizzare gli importi da saldare relativi a luce e gas. Il provvedimento è destinato alle “imprese residenti in Italia” e dà la possibilità di rateizzare “importi eccedenti l’importo medio contabile” per consumi avvenuti dal “1/10/2022 al 31/03/2023”. La rateizzazione non si considera più valida se non vengono pagate due rate, anche non consecutive. 

Un totale di 1,3 miliardi di euro sono riservati all’aumento dell’accisa su benzina e gasolio dal 19 novembre 2022 al 31 dicembre 2022, che conferma una riduzione di 30,5 centesimi al litro (tenendo conto dell’imposta sul valore aggiunto)  Nel caso del gpl lo sconto è di 8 centesimi al chilo, che sale a circa 10 centesimi se si tiene conto dell’effetto IVA. Confermata anche la riduzione dell’Iva al 5% sull’acquisto di gas naturale per il trasporto. 

Proroga fino a fine dicembre anche l’ulteriore versamento sotto forma di credito d’imposta per le imprese acquirenti di energia elettrica e gas naturale. Il bonus per l’acquisto di luce e gas per le aziende energetiche è pari al 40% dei costi di fatturazione e al 30% per le altre attività. 

Passerà, infine, da 600 a 3.000 Euro il limite dei bonus esentasse. Maggiore quindi l’importo che le aziende possono concedere ai dipendenti come “benefici non monetari” per alleggerire il pagamento delle bollette. La formazione del reddito imponibile non risente quindi del valore dei beni ceduti e dei servizi resi al lavoratore dipendente e delle somme pagate o rimborsate dal datore di lavoro per le spese di acqua sanitaria, luce e gas. Il nuovo limite è di 3.000 euro.

Pagamento in contanti
Pagamenti in contanti – imilanesi.nanopress.it

Nuovo limite per i pagamenti in contanti

Il limite entro cui sarà possibile pagare in contanti sale a 5mila euro. Il regolamento trimestrale delle sovvenzioni modifica la normativa vigente, secondo la quale l’importo massimo si ridurrà da duemila a mille euro il 1° gennaio. Fino al 2023 sono stati stanziati 80 milioni di euro per sovvenzioni ai commercianti obbligati a trasferire telematicamente i pagamenti all’Agenzia delle Entrate. I pagamenti prevedono un credito d’imposta pari al 100%  delle spese, e per un  massimo di 50 Euro per ogni registratore elettronico acquistato (connesso a Internet).

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