Multata per il messaggio di protesta e di lotta contro le tragiche morti nel Mediterraneo, ma sostenuta con grande solidarietà
Un pccolo club lombardo sorto tre anni fa con tanta grinta e determinazione. Dopo che il Bergamo Antifa United prese la decisione di non partecipare al campionato CSI della città, ci fu una spinta nuova per sostituirlo. Dai social dell’associazione si legge:
“Il Brighela nasce dalla volontà dei suoi quasi 200 tesserati di provare a rompere determinati schemi e stilemi aberranti radicati nel sistema calcio riaffermando un modello più sostenibile ed inclusivo di gestione, amministrazione e coinvolgimento di atlete, atleti e supporter della pratica sportiva che da sempre ci appassiona”.
Una tipologia nuova di attività sportiva, dunque, che coinvolge, non solo l’aspetto atletico, ma anche quello di solidarietà e sostenibilità. Un’associazione diletttantistica popolare di terza categoria con una connotazione anche politico sociale, unica. Portatrice di messaggi di grande rilevanza, come la protesta per le tragiche vicende accadute nelle ultime settimane, nel mar Mediterraneo.
Durante una partita di calcio, nonostante l’arbitro non avesse accconsentito alla richiesta avanzata dal capitano della squadra, il direttore sportivo Eros Tasca, dell’Asd Brighela, ha portato in campo un telo bianco. Sopra vi era scritto: ”Cimitero Mediterraneo. Basta morti in mare”.
Le dimensioni dello striscione erano propio come quelle dei lenzuoli che la Guardia Costiera utilizza per il recupero dei corpi senza virta dei migranti dalle acque. Il divieto non ha fermato il team per la lotta e la denuncia della strage, perché, prima che di politica si tratta di una questione umanitaria.
La squadra ha così ricevuto la notifica di una multa dal giudice sportivo. Il Ds Tasca ha dichiarato:
“La sanzione è il minor problema, dinanzi a 75 morti, di cui oltre 30 sono bambini. Piuttosto lascia perplessi l’atteggiamento delle istituzioni del calcio come Figc e Fifa che mettono in piedi spot per l’inclusività e quando c’è una realtà che dall’interno manda un messaggio così forte, viene messa al bando”.
Sono comunque state molte le dichiarazini di sostegno per il club e si è messo in moto un corteo a Cutro, con cittadini, Ong, sindacati, associazioni e familiari delle vittime del 26 febbraio scorso. Lo slogan era :”Fermare la strage subito”. Il Brighela non è stato ad aspettare la Federazione, ma ha presentato subito ricorso.
Questo è stato accolto dal giudice per cui la multa verrà annullata. Dalla settimana prossima il capitano tornerà a giocare e l’allenatore siederà di nuovo in panchina. L’inarrestabile squadra si impegna nell’integrazione. Il direttore sportivo ha, inoltre, dichiarato che l’attaccante Babacr è stato accolto dal Patronato di San Vincenzo di Bergamo.
La squadra ha già dato inizio ad una raccolta fondi per una Ong che lavorerà per salvare i migranti dalla morte in mare. La loro posizione rimarrà, comunque, tale perchè credono che lo sport debba essere sviluppato dal basso verso l’alto e, soprattutto, lontano dallo solita logica dei profitti.
Al centro devono ritornare le persone. E’ interessante sapere che la squadra si autofinanzia organizando progetti ed eventi culturali. E, visto ciò che si sta muovendo intorno all’Athletic Brighela, le scelte fatte sono sicuramente vincenti. Altri team, infatti, stanno seguendo l’esempio e portano in campo striscioni simili a quelli esposti dal Brighela. Alcuni si sono proposti anche di aiutare nel pagamento della multa.