La bella storia di una mamma che si è rimessa in gioco grazie al figlio, ora frequentano lo stesso istituto, lui al mattino e lei alla sera.
Venusia, mamma di un figlio 16enne, frequenta la terza superiore alle scuole serali. Giovanni invece è in classe con i suoi compagni ogni mattina. Stanno facendo lo stesso anno ed entrambi amano studiare. Ecco una bella storia familiare di condivisione e passione comune.
I nostri due protagonisti, vivono a Monza, ed entrambi fequentano lo stesso anno della media superiore. Cambia solo l’orario di frequenza, ma l’istituto è lo stesso. Entrambi sono iscritti all’alberghiero Olivetti, in quanto appassionati di ristorazione. Mentre la mamma lavora al mattino, Giuseppe Corrado va a scuola con i suoi coetanei. Quando arriva la sera, invece, tocca a lei andare in classe e seguire le lezioni.
Qualche volta ha anche bisogno di farsi dare ripetizioni di matematica. Venusia Spagnolo. è siciliana, si è trasferita a Monza da un paese in provincia di Caltanisetta. Le sue origini forse hanno influito per far nascere in lei un grande amore per la cucina. Questo di sicuro è stato uno dei motivi per cui ha deciso di rimettersi in gioco e seguire i suoi veri interessi.
Un altro motivo è molto probabilmente da attribuire alla condivisione della sua stessa passione con il giovane figlio. Infatti, quando lui ha finito le medie inferiori presso la scuola Faré di Lissone non ha avuto dubbi sulla strada da intraprendere. Venusia attualmente lavora come operatrice sanitaria all’Irccs San Gerardo di Monza.
Si sveglia presto ogni mattina, si alza alle 5.30 e va sul posto di lavoro. Quando torna a casa, verso le 11.30, la aspetta la classica giornata dedicata alla pulizia, all’essere mamma e compagna. Da tempo non si sentiva soddisfatta e gratificata della sua scelta lavorativa ed il suo sogno era quello di cambiare e fare altro.
Ecco perché quando Giuseppe ha iniziato il suo cammino scolastico, ha pensato di proporre alla mamma di fare altrettanto iscrivendosi alle serali. Lei adora preparare il classico piatto siciliano, gli arancini di riso, e vorrebbe aprire un’attività. Un bar gastronomia dove poter finalmente dedicarsi a preparare i suoi manicaretti.
La spinta è stata tanto forte da sovrastare i dubbi o le preoccupazioni. Visto gli studi precedenti la donna è stata subito ammessa al secondo anno. Ora sta valutando quale indirizzo specifico prenderà, visto che, oltre a cucinare, le piace anche il bar e l’accoglienza clienti. Il giovane figlio si sente attratto dalla preparazione di cocktail e si diletta a prepararli anche quando è a casa.
Certo non è facile, dopo tanti anni, tornare sui libri ed avere a che fare con l’italiano, inglese e francese, diritto e soprattutto matematica. In questo ambito fortunatamente c’è Giuseppe che l’aiuta dandole ripetizioni. Un menage familiare davvero particolare ed appassionante.
L’amore per la ristorazione è insita in entrambi, quando si trovano in qualche locale e prendono un cappuccino si danno sempre un parere a vicenda se è stato preparato bene. Una specie di deformazione professionale ancor prima di aver iniziato l’attività. La nuova esperienza di Venusia non è stata facile, soprattutto all’inizio-
Far collimare tutte le necessità con la scuola ha richiesto impegno ed organizzazione. Il sabato e la domenica sono dedicati allo studio. In ogni momento e in ogni luogo in cui si ritrova a ripassare, da quando è sull’autobus, a quando cucina o passeggia. Ma il suo sogno è più forte di tutto così come il legame con suo figlio.