«Tornatevene a “Beri”», 82enne di Cremona tormenta una famiglia pugliese: rinviata a giudizio

“Tornatevene nella vostra ‘Beri'” e “Meridionali di m…”: sono solo alcuni degli insulti di una 82enne di Cremona nei confronti di una famiglia pugliese.

Cremona
Cremona- iMilanesi.Nanopress.it

Secondo il Corriere della Sera, una famiglia barese che si è trasferita a Cremona 22 anni fa si ritiene molestata dal padrone e vicino di casa di 82 anni a causa delle loro origini meridionali.

In base alle informazioni trapelate, la donna avrebbe inzuppato i vestiti degli inquilini e fatto commenti dispregiativi come “Tornatevene nella vostra ‘Beri’“, “Andatevene al Sud che magari con i vostri simili vi capite”, “Meridionali di m…”, “Meglio affittare ai cinesi, ai romeni o regalarlo”.

La famiglia, composta da marito, moglie e figlia di 21 anni, si è costituita parte civile nel corso dell’udienza preliminare quando la causa è stata portata avanti il ​​Tribunale di Cremona.

La donna di 82 anni è stata accusata di aver commesso atti di persecuzione e da allora è stata incriminata. La data del processo è stata fissata per il 7 luglio.

Il rapporto tra l’82enne e la famiglia pugliese

Secondo quanto riferito, gli inquilini e l’anziana donna avevano sviluppato una relazione positiva per 21 anni, come affermato dal quotidiano.

Panni stesi
Panni stesi- iMilanesi.Nanopress.it

Tuttavia, nel 2022, si è verificato un cambiamento. Dal 20 marzo al 1 luglio, la donna avrebbe iniziato ad insultare e minacciare verbalmente gli inquilini, a invadere i loro alloggi ed esprimere insoddisfazione per il bucato steso sul balcone.

La lettera inviata al sindaco di Bari

Dopo un’esperienza preoccupante, l’affittuaria ha deciso di scrivere e inviare una lettera al sindaco Antonio Decaro di Bari per esprimere la sua frustrazione e condividere la sua storia.

Nella lettera afferma di essere stata “perseguitata” ed esprime la sua preoccupazione per i continui pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle persone del sud.

Spiega inoltre che trova inaccettabile che la città di origine della sua famiglia venga utilizzata per denigrarla, nonostante il loro costante adempimento dei doveri e la disponibilità ad aiutare.

Ecco una parte della lettera: “La città di Bari è davvero un luogo affascinante. Può essere emotivamente estenuante sentire persone usare il suo nome in modo dispregiativo semplicemente per ferire e farci sentire isolati. Nonostante ciò, rimaniamo orgogliosi della nostra città natale”.

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