Dai risultati dell’ultima edizione 2023, della graduatoria inglese The Young University Ranking, UniBs ha un posto importante.
Al centro di questa ricerca vi sono i giovani atenei, che al massimo hanno 50 anni di vita. La valutazione verte sulla didattica, il trasferimento tecnologico, la ricerca e la validità delle citazioni scientifiche. L’istituto cittadino, che è attivo dal 1982, ha ottenuto la 72esima posizione rispetto ad un totale di 963 accademie nel mondo.
Nel contesto italiano invece su 18 istituzioni accademiche considerate dal Ranking, l’ateneo bresciano ha ottenuto la settima posizione. Una particolare crescita riguarda l’indicatore delle citazioni scientifiche, per questo Unibs, università Brescia, ha avuto un totale di 95.2 punti, contro i 93.9 del 2022.
L’ambito della ricerca da 26.9 dell’anno scorso è passato ad un punteggio di 27.5, la didattica da 32.7 a 34.5 ed infine il trasferimento tecnologico da 39.6 a 40.2. Il Rettore Francesco Castelli ha sottolineato che sebbene la partecipazione degli atenei alla classifica sia raddoppiata, l’Università degli Studi di Brescia ha continuato a guadagnare un ottimo piazzamento.
La competitività è crescente, ma questo non ha impedito all’università cittadina di essere tra le migliori al mondo tra quelle fondate da meno di mezzo secolo. Risultati che danno modo di guardare al futuro con grande ottimismo e fiducia per un istituto giovane che ha celebrato da poco i 40 anni.
La tradizione si è consolidata ed è anche risultata vincente visto il posto ottenuto nella prestigiosa classifica. Questa è riconosciuta a livello internazionale ed è curata dalla rivista indipendente britannica THE, Times Higher Education.
Al primo posto del Ranking c’è la Nanyang Technological University di Singapore, al secondo la The Hong Kong University of Science and Technology ed a seguire la Paris Sciences et Lettres di Parigi. La prima università italiana nella graduatoria, al 19esimo posto globale, è la Sant’Anna di Pisa.
Poi la Vita e Salute del San Raffaele di Milano e l’università di Humanitas, l’università di Roma 2, Tor Vergata. Infine l’accademia di Milano Bicocca, di Verona e di Brescia. Questa è nata ufficialmente negli anni ’80 con le tre facoltà di Medicina Chirurgia, Ingegneria ed Economia.
L’inizio del progetto però risaliva ad un ventennio prima, ossia negli anni Sessanta. Il primo tentativo fu da parte della Camera di Commercio e dell’Amministrazione provinciale per istituire un biennio di Ingegneria, da frequentare come sezione staccata del Politecnico di Milano.
Il progetto, però, si fermò per l’eccessivo costo del preventivo redatto dall’istituto milanese. Si cominciò, così, a lavorare per creare i nuclei di quelli che sarebbero stati poi gli atenei del futuro, da un lato Economia e dall’altro Ingegneria e Medicina.