Tragedia sul lavoro. Un giovane operaio di 25 anni è morto schiacciato da un macchinario presso la Crocolux a Trezzano sul Naviglio. Era solo il suo primo giorno
Giovedì mattina, la città di Trezzano sul Naviglio, nella città metropolitana di Milano, è stata sconvolta da un tragico incidente sul lavoro presso la Crocolux, un’azienda specializzata nella produzione di borse e accessori in pelle. Ruman Abdul, un giovane operaio di 25 anni di origini bengalesi, ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da un pesante macchinario all’interno di un capannone aziendale situato in via Duccio Galimberti. Era al suo primo giorno.
L’incidente si è verificato durante la normale attività lavorativa di Ruman Abdul, residente nella vicina zona Stadera di Milano. Il macchinario che stava spostando insieme ad alcuni colleghi ha improvvisamente ceduto, causando un crollo che ha schiacciato l’operaio e causato gravi traumi agli arti e alla testa. Nonostante i tempestivi soccorsi, le ferite riportate si sono rivelate fatali.
Sul posto si sono recati i vigili del fuoco che vigili del fuoco che lo hanno “liberato”. La situazione è apparsa immediatamente disperata. Il 25enne è stato accompagnato in elicottero al pronto soccorso dell’Ospedale Niguarda. Purtroppo, dopo poco tempo i medici ne hanno dichiarato il decesso.
La notizia della sua morte ha generato una profonda tristezza e sgomento tra i colleghi di Ruman Abdul che hanno assistito alla scena. L’azienda Crocolux, presente sul mercato dal 1973, è stata immediatamente sottoposta a un’indagine da parte delle autorità competenti per determinare le cause dell’incidente. Secondo le prime indiscrezioni, Ruman Abdul sarebbe stato senza un contratto registrato. Il pm incaricato, Francesco Cajani, ha disposto il sequestro del macchinario sotto cui è rimasto schiacciato l’operaio.
L’incidente di Trezzano sul Naviglio pone l’accento sul tema della sicurezza sul lavoro. Si sottolinea l’importanza di adottare e rispettare rigorose misure opportune in ogni settore industriale. Le tragedie come questa ricordano che gli incidenti sul lavoro non devono essere accettati come inevitabili, ma devono invece servire come spunto per migliorare le procedure e proteggere la vita dei lavoratori.
Mentre la comunità piange la perdita del giovane operaio, è fondamentale che l’accaduto sia un richiamo per tutte le aziende affinché garantiscano la protezione dei propri dipendenti. Nessuna vita dovrebbe essere persa a causa di negligenza o mancanza di precauzioni sul posto di lavoro. È necessario che si compiano tutti gli sforzi possibili per evitare che drammi simili accadano in futuro e che ogni lavoratore possa tornare a casa sano e salvo dopo una giornata di fatica.