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Cronaca

Tragedia residence Linate: si è risvegliato dal coma il 21enne Pietro Caputo

Fuga di monossido di carbonio al residence Linate: si è svegliato dal coma Pietro Caputo, il 21enne campano che si trovava nella struttura quando si è verificato l’incidente.

Intossicazione da monossido di carbonio al Linate Residence – imilanesi.nanopress.it

Pietro Caputo si è risvegliato. Il 21enne campano che aveva raggiunto l’amico al residence Linate, ha aperto gli occhi. Il giovane era stato ritrovato in coma a seguito della fuga di monossido di carbonio, partita da una caldaia della struttura che non ha lasciato scampo all’amico 24enne. Lo zio ha aggiornato tutti con un post sui social.

Tragedia residence Linate, Pietro Caputo si è risvegliato dal coma

Una buona notizia nel quadro della tragedia che ha avuto luogo al residence Linate di Segrate. Pietro Caputo si è risvegliato dal coma. A dare la notizia è stato Antonio, lo zio del 21enne campano, che ha informato amici e coloro che lo seguivano per la drammatica vicenda, attraverso un post sui social.

L’uomo, infatti, ha scritto che il ragazzo si è risvegliato: un evento che ha provocato tanta gioia nei cuori, non solo dei familiari, ma anche di tutte le persone che speravano, almeno per lui, un lieto fine.

L’amico 24enne – anche lui di origini campane – non ha avuto, infatti, la stessa sorte: il ragazzo, infatti, è deceduto a seguito delle esalazioni di monossido di carbonio che si sono diffuse nella struttura residenziale dove alloggiava, a seguito di quello che è stato etichettato – quantomeno al momento – come un guasto alla caldaia.

Linate Residence, forze dell’ordine sul posto – Nanopress.it

Lo scambio di persona dopo l’incidente

I due si trovavano al piano terra quando si è verificata la tragedia che ha mandato in ospedale anche un’altra ragazza di 24 anni, ritrovata priva di sensi.

Lo zio del 21enne ha ringraziato tutti per la vicinanza dimostrata alla loro famiglia, che ha vissuto momenti di forte angoscia, anche in relazione al fatto che c’era stato uno scambio di persona: alla famiglia, infatti, era stato comunicato che era proprio Pietro la vittima delle esalazioni. In realtà, Pietro si trovava in ospedale in coma e versava in condizioni di salute molto critiche.

La zia di Francesco, che purtroppo non ce l’ha fatta, ha scritto sui social che Pietro è stato salvato da lui e che ha chiesto subito dell’amico appena si è risvegliato dal coma. “Ora sei il mio angelo. tra gli angeli“, ha scritto la donna, di nome Libera, affermando che sicuramente si trovava in un mondo migliore rispetto a quello in cui tutti viviamo.

Published by
Daniela Caruso