Tredicenne picchiato in strada con pugni in faccia e testate contro una vetrina

13enne picchiato in strada: un ragazzino è stato malmenato da un uomo nel Milanese. Il tredicenne si trovava in sella alla sua bicicletta, quando a un certo punto si è ritrovato protagonista di una furia inaudita nei suoi confronti, da parte di un sessantenne.

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Quest’ultimo ha praticamente iniziato a picchiarlo pesantemente mediante dei pugni sul volto. Inoltre gli ha anche sbattuto la testa contro una vetrina. Una folle aggressione avvenuta a Milano.

13enne picchiato in strada: cosa è successo al ragazzino

Un gesto del tutto folle, quello attuato da un uomo nei confronti di un tredicenne che si trovava per strada. Un accadimento di violenza che si è svolto per l’esattezza nella giornata di lunedì in via Saragat, nel capoluogo lombardo.

Un’aggressione che ha talmente spaventato il ragazzino, da non permettergli più di uscire di casa. Ecco cosa ha dichiarato la madre del tredicenne, la quale ha anche aggiunto che la visione del video che ha ripreso l’intera vicenda è per lei un vero e proprio colpo al cuore.

Un episodio che ha letteralmente traumatizzato suo figlio, a un punto tale da avere perfino il timore di uscire fuori dalle mura di casa.

Ma per l’esattezza cosa è successo nella giornata di lunedì? E perché quest’uomo all’improvviso si è accanito con così tanta irruenza nei confronti di un ragazzo che si trovava a passare di lì con la sua bicicletta? Difatti ciò che è accaduto è stato interamente registrato, grazie alla presenza di telecamere di sorveglianza posizionate proprio in quel punto della città.

Un aspetto di notevole rilevanza, visto che così si è potuto vedere chiaramente quanto accaduto al tredicenne. Una prova decisamente valida che va a sfavore dell’uomo che l’ha aggredito.

Vediamo quindi come si è svolto l’intero episodio di violenza nei confronti di questo tredicenne, grazie alla ricostruzione fatta anche attraverso la visualizzazione del video. Tra l’altro quest’ultimo chiunque può osservarlo, visto che è stato reso pubblico sul web.

13enne picchiato in strada: come si è ricostruito l’intero accadimento

Un uomo è giunto direttamente alle spalle dell’ignaro tredicenne, il quale ovviamente non si sarebbe mai aspettato di uscire di casa con la sua bicicletta per ritrovarsi poi vittima di un’aggressione così violenta.

Quando l’aggressore arriva alle sue spalle, mormora qualcosa di indecifrabile. Dopodiché inizia subito ad alzare le mani sul ragazzino, picchiandolo senza alcun preavviso.

Difatti a un tratto i colpi sono partiti a raffica vero il povero ragazzino, con un primo schiaffo che ha ricevuto dall’uomo in pieno viso. Già questo primo approccio ha lasciato del tutto attonito e dolorante il tredicenne, il quale non ha avuto nemmeno il tempo di reagire in qualche modo e di rendersi conto di quanto stesse succedendo, che ha cominciato a ricevere altri attacchi.

Un susseguirsi di schiaffi si è abbattuto su di lui, ma anziché fermare i suoi atti violenti, l’uomo oltre questo ha continuato a picchiarlo selvaggiamente. In seguito agli schiaffi, infatti, ha proseguito stavolta con dei pugni contro il tredicenne. Fino a prendergli la testa tra le mani per poi scaraventarla pesantemente contro la vetrina di un esercizio commerciale.

Pugno
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Un vero e proprio incubo in cui si è ritrovato questo ragazzo, mentre si trovava in via Saragat nel capoluogo lombardo.

Ma l’uomo, malgrado gli iniziali atti brutali riversati sul tredicenne, non ha fatto alcun accenno a fermarsi, anzi. Il suo attacco è proseguito ai danni del ragazzino, con ulteriori cazzotti e schiaffi indirizzati al volto e al corpo del tredicenne.

L’uomo ha continuato a sbattere la testa del giovanissimo contro il vetro per altre due volte. Il ragazzino a quel punto ha provato con tutte le sue forze a divincolarsi, ma senza riuscirci. Cosa poteva fare la forza di un ragazzino contro quella brutale da parte di una persona adulta?

La violenza nei suoi confronti non si arrestava, col giovane che ha continuato a subire i numerosi attacchi da parte di quell’uomo che continuava a dargli dei pugni. A un certo punto l’ha pure afferrato per il collo, come e volesse soffocarlo. Spingendolo ripetutamente senza avere alcuno scrupolo, nei confronti della sua vittima di soli 13 anni.

Tutti i dettagli aggiuntivi

Si tratta di una sequenza basata su una violentissima aggressione che si è verificata lunedì pomeriggio in questa via di Milano. Una zona del quartiere Adriano, dove un ragazzino è stato picchiato da un uomo di 60 anni.

Stando alle ricostruzioni di quanto successo in quel pomeriggio, è iniziato tutto intorno alle ore 18,16.

Il 13enne si trovava con un suo amico all’esterno di un negozietto dove i due ragazzini vanno spesso. Ciò per poter acquistare delle caramelle, delle patatine e l’acqua.

Caramelle
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Il suo compagno è uscito dall’esercizio commerciale mentre la vittima lo stava aspettando fuori.

È in quel preciso momento che è scattata la violenza nei suoi confronti.

La madre del tredicenne ha detto che suo figlio lo ha solo guardato per un attimo e lo stesso ha fatto pure il sessantenne. Nonostante ciò subito dopo ha iniziato ad aggredirlo in un modo così brutale.

Successivamente il ragazzino è tornato a casa e ha raccontato tutto a sua madre. In serata quest’ultima l’ha portato al pronto soccorso del Fatebenefratelli, in quanto il figlio si lamenta di avere un forte mal di capo.

Dopo i controlli, i medici dichiarano che il tredicenne presenta delle escoriazioni sul viso e all’orecchio destro. In più vanno a refertare una leggera iperemia allo zigomo destro.

Questi sono tutti segni dei colpi ricevuti dall’uomo.

La querela dei genitori

Mercoledì i genitori del tredicenne hanno provveduto a fare una querela nei confronti di un uomo molto conosciuto in quel quartiere. Una persona che spesso si ferma a bere proprio dinanzi a quel mini market, quindi potrebbe corrispondere al responsabile di quanto accaduto al figlio.

La madre ha anche detto che suo figlio, grande appassionato di calcio e un ragazzino molto allegro, ora è terrorizzato a uscire di casa. Aggiungendo pure delle parole critiche nei confronti della gente che non ha fatto nulla, per aiutare il figlio in difficoltà. Un’indifferenza totale che fa male, proprio come il fatto di vedere suo figlio picchiato in quel modo.

Ecco le sue esatte parole a tal proposito:

“Mio figlio dice che quando è passato, quell’uomo lo ha guardato e lui lo ha guardato.

Per me vedere questo video è un colpo al cuore. Mio figlio non esce di casa. Quest’uomo ha segnato la vita di mio figlio, un bambino allegro e appassionato di pallone.

Non vedeva l’ora che finisse la scuola per avere più tempo libero. L’indifferenza totale della gente, nessuno che abbia sentito o visto qualcosa, stranamente nessuno ha sentito nulla.”

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