Un malfunzionamento con i pagamenti PayPal ha fatto scoprire alla società un buco nel bilancio. Adesso Trenord chiede il risarcimento ai clienti.
Sarebbe stato un malfunzionamento del circuito di pagamento dei biglietti tramite applicazione e metodo PayPal a causare un buco nel bilancio di Trenord. Adesso la società, accortasi della perdita, avrebbe intenzione di chiedere il rimborso dei biglietti risalenti all’estate 2022 ai clienti. La comunicazione è stata recapitata a diversi clienti nella giornata di ieri.
Abbonamento, biglietti, carnet mai pagati. Polverone in casa Trenord per un malfunzionamento nel sistema di pagamento. Pare che tra la tarda primavera del 2022 e la fine dell’estate dello stesso anno l’applicazione, a causa di problemi tecnici collegati al pagamento PayPal, non abbia ricevuto diversi pagamenti da tanti clienti in diverse rotte. La scoperta dopo il buco nel bilancio scorto dalla società, riconducibile secondo i vertici di Trenord proprio a questa problematica relativa allo scorso anno.
Dunque nella giornata di ieri, mercoledì 22 febbraio, è arrivata una comunione a diversi clienti dove si chiedeva appunti di saldare un pagamento mai arrivato alla società. Nel comunicato si legge che la problematica è saltata fuori in seguito a una verifica contabile dell’anno 2022, dove pare si siano riscontate delle problematiche tecniche. Il tutto riconducibile al metodo di pagamento scelto sull’app, ossia PayPayl.
Ma la cifra di tale perdite non è ancora stata rivelata, inoltre l’ufficio stampa di Trenord – contattato da MilanoToday – ha fatto sapere di non essere ancora in possesso di tale dato. Il buco, dunque, probabilmente ammonterà a qualche migliaia di euro, visto che le comunicazioni nella giornata di ieri sono state diverse.
Trenord, senza nemmeno tanto preavviso dunque, ha chiesto il rimborso ai clienti entro e non oltre il 31 marzo 2023, con i passeggeri invitati a “regolarizzare quanti prima” la loro posizione. Il pagamento potrà essere effettuato tramite il sito di Trenord e sull’app con qualsiasi forma di pagamento – ironia della sorte anche con PayPal. Intanto Pietro Bussolati, consigliere Pd, ha fatto sapere che intende investigare sulla vicenda per quello che ha chiamato “l’ennesimo disservizio” da parte della società di trasporti.