Si attende la conferma ufficiale dell’esame del Dna, ma sembrano non esserci più dubbi sul fatto che – quello ritrovato lo scorso sabato in un casolare abbandonato a Castelplanio – sia proprio il corpo della 27enne scomparsa nella notte tra l’11 e il 12 marzo del 2022.
La posizione di Simone Gresti, fidanzato della vittima, già indagato per sequestro di persona e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, potrebbe aggravarsi e il 43enne rischia un’accusa di omicidio volontario.
La scomparsa di Andreea Rabciuc
È la notte tra l’11 e il 12 marzo del 2022 quando si perdono le tracce di Andreaa Rabciuc, 27enne di origine romena ma residente a Jesi. Quella sera la giovane, che di lavoro fa la barista in un pub di Jesi, partecipa a una serata con il fidanzato, Simone Gresti, e una coppia di amici in una roulotte nelle campagne di Montecarotto, Ancona. Tra Andreea e Simone scoppia una violenta discussione, che si fa sempre più animata, tanto che – a un certo punto, stando al racconto dei testimoni – la 27enne lascia il cellulare nelle mani del fidanzato e si allontana. Da quel momento in poi, di lei si perdono le tracce.
Alle 7 del mattino, Andreea imbocca a piedi la provinciale Monte Carrottese. Venti minuti dopo il fidanzato prenderà l’auto e lascerà la roulotte, ma agli inquirenti racconterà di non aver incrociato la fidanzata per strada. Dopo oltre 24 ore, consegna il cellulare della giovane alla madre di lei. Cominciano le ricerche, viene perlustrata – palmo a palmo – la zona da cui è scomparsa la giovane, ma Andreea sembra essersi volatilizzata.
Quattro giorni dopo la scomparsa, la Procura di Ancona apre un fascicolo per sequestro di persona. L’unico indagato è Simone Gresti, cui viene addebitata anche un’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Il 43enne, di professione camionista, respinge ogni accusa, continuando a proclamarsi innocente.
Trovato il corpo della 27enne: era a un chilometro dal luogo della scomparsa
La svolta arriva lo scorso sabato, 20 gennaio, quando in un casolare diroccato a Castelplanio, viene trovato un cadavere, o meglio quel che resta di un cadavere.
L’identificazione è impossibile, visto l’ormai avanzato stato di decomposizione, ma non sembrano esserci più dubbi sul fatto che si tratti proprio dei resti di Andreea Rabciuc. Accanto al corpo sono stati trovati il giubbotto e gli scarponcini che la vittima indossava la sera della scomparsa. Nel pomeriggio sarà eseguito l’esame autoptico e quello del Dna, che dovrà confermare se si tratti proprio della giovane baristi romena.
Intanto, si aggrava la posizione di Gresti, che potrebbe essere ufficialmente indagato per omicidio volontario. Dal canto suo, il 43enne continua a proclamarsi innocente e completamente estraneo ai fatti. Il casolare in cui è stato trovato il corpo di Andreea si trova a poco più di un chilometro di distanza dal luogo della scomparsa. L’ipotesi di chi indaga è che il cadavere della 27enne sia stato portato lì in un secondo momento, visto che – nell’immediatezza dei fatti – il casolare fu perlustrato con i cani molecolari, ma senza esito.