Truffe covid e fallimenti per sostenere la ‘ndrangheta: 6 arresti

La dda di Milano ha portato a termine nella giornata di questa mattina, 31 marzo 2023, una lunga indagine andata ava

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Le sei persone tratte in arresto facevano parte di un’associazione a delinquere finalizzata a reati economici. I reati erano volti ad agevolare delle cosche della ‘ndrangheta che operavano a Vibo Valentia e Legnano Lonate Pozzolo in provincia di Varese.

Chi ha collaborato alle indagini

Le indagini sono arrivate al termine grazie all’intervento dei finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziario di Milano e di Varese, concludendo l’inchiesta della dda Milanese, alla quale hanno collaborato i PM Silvia Bonardi e Alessandra Cerreti.

Quello che è emerso dalle indagini è che il clan avrebbe operato per interessi comuni (per anni), in particolare nel settore della sanità di tutta la Lombardia.

Truffe covid, ecco come i 6 arrestati operavano nel territorio

Le truffe, secondo quanto emerge dall’inchiesta hanno coinvolto maggiormente tutti i materiali sanitari e i tamponi che sono stati eseguiti giornalmente nel periodo del covid, approfittando dell’emergenza sanitaria e della pandemia.

L’associazione a delinquere operava in questo modo. Dapprima acquisiva delle società in crisi. Dopo essere entrate nell’operatività piena dell’organizzazione, queste venivano condotte al fallimento. Ovviamente non prima di aver sfruttato e ridotto all’osso il patrimonio. Il tutto danneggiando i creditori.

4milioni di euro trasferiti ad imprese che operano all’estero

Durante le investigazioni economico-finanziarie è venuto fuori che almeno 4 milioni di euro, provenienti dai conti correnti di tre società fallite. Le società avevano sede a Milano, Bergamo e Monza. I pagamenti invece erano stati erogati a favore di imprese situate in territorio estero. I soldi erano stati trasferiti sottoforma di pagamenti di fatture per alcune operazioni ritenute inesistenti. Con questa cifra e altri soldi sono stati agevolati, a livello finanziario, alcuni elementi di spicco delle associazioni e dei familiari, con falsi contratti di assunzione.

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Al termine delle indagini sono state arrestate sei persone, che adesso saranno processate. Soltanto in seguito si saprà quali saranno per loro le conseguenze che ovviamente nelle prossime settimane saranno stabilite dai giudici.

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