Alcuni lavoratori dipendenti non riceveranno i 15o euro di bonus. C’è una categoria che non potrà beneficiare di questo extra sullo stipendio. Vediamo insieme di chi si tratta.
Il bonus da 150 euro è un’erogazione una tantum inserita nel Decreto Aiuti Ter. Saranno erogati direttamente sulle buste paga di novembre 2022 dei lavoratori dipendenti. Si tratta di un extra sullo stipendio dei cittadini con un reddito basso, incapaci di fronteggiare al meglio il carovita, la crisi energetica e l’inflazione. Infatti questo extra prende anche il nome di bonus contro il caro bollette. In passato era prevista un’indennità di 200 euro per contrastare il carovita, ma ora è cambiato sia l’importo da erogare sia la platea dei beneficiari. Non tutti i lavoratori dipendenti avranno accesso a questo bonus.
L’introduzione di questo bonus è stata inserita nel Decreto Aiuti ter, e si tratta di una tantum, ovvero un’erogazione che si registrerà solo una volta. I lavoratori dipendenti infatti nel mese di novembre 2022 potranno riscontrare la presenza di un extra di 150 euro sulla busta paga. Lo scopo di questo sussidio economico è permettere in qualche modo a chi è in possesso di un reddito basso di fronteggiare le forti difficoltà economiche. In particolare si rende necessario quest’aiuto per pagare le utenze domestiche: le bollette di luce e gas adesso costano il 65% in più rispetto al passato. 150 euro non è una cifra in grado di modificare completamente il proprio conto in banca, ma è pur sempre un sostegno economico che può alleggerire le spese dei cittadini più in difficoltà.
Cambia adesso la platea dei beneficiari di questo bonus: non tutti potranno riceverlo sulla propria busta paga. C’è una categoria esclusa da tale sussidio. Altre categorie comprese nel bonus sono coloro che sono andati in pensione a partire dal primo luglio di quest’anno, i dottorandi, i collaboratori sportivi, gli assegnisti di ricerca. Compresi anche tutti i lavoratori che erano stati esclusi dal primo Decreto Aiuti poiché a causa della cassa integrazione o della maternità non avevano potuto godere dello sgravio contributivo dello 0,8%. Adesso vediamo chi è stato escluso da questo bonus di 150 euro.
Come già detto, si sono registrate delle modifiche per quanto riguarda i beneficiari di questo bonus. Adesso saranno di meno i lavoratori dipendenti a ricevere i 150 euro in più. Infatti è stata apportata una modifica importante su quella che è soglia di reddito da rispettare per entrare a far parte della categoria dei beneficiari. Possono recepire il bonus tutti coloro che sono in possesso di un reddito non superiore a 20 mila euro. In precedenza questa soglia reddituale era diversa: non bisognava superare i 35 mila euro di Isee.
Va da sé che a ricevere il sussidio sarà una fetta molto più piccola di lavoratori: la soglia è stata abbassata di 15mila euro. Esclusa dunque dalla ricezione del bonus la fascia di dipendenti in possesso di un reddito che supera i 20 mila euro annui.