Uccise un cagnolino che si era introdotto nel suo giardino, 75enne a processo

Uccise un cagnolino: questa è la storia di un uomo che ora è sotto processo per aver messo fine alla vita di un cagnolino di nome Chanty che si era introdotto nel suo giardino.

Carabinieri per cagnolino ucciso
Carabinieri per cagnolino ucciso-Imilanesi.it

 Lo ha ucciso a bastonate: il cane era semplicemente entrato nel suo giardino, dopo essere fuggito via dal padrone. È successo circa due anni fa. Ecco i risvolti della vicenda che ora vede l’uomo di 75 anni sotto processo.

Uccise un cagnolino: il responsabile è un 75enne

Uccise un cagnolino e ora è sotto processo. La storia che stiamo raccontando è accaduta qualche anno fa e esattamente ad Agosto del 2021. Una storia triste che ha visto morire un cagnolino la cui unica colpa è stata quella di introdursi nel cortile del suo assassino.

Un uomo di 75 anni di Veggiano che non ci ha pensato due volte a prenderlo a bastonate con un bastone di metallo con il quale ha colpito in modo ripetuto il piccolo Chanty. Sembra che lo abbia colpito nello specifico in testa.

Chanty era un cane di taglia piccola e aveva 8 anni: come detto mentre era in giro con il suo padrone è riuscito a liberarsi dal guinzaglio ed è andato, senza saperlo, nella tana del lupo.

Un lupo che gli ha inflitto in modo violento diversi colpi che lo hanno portato alla morte. La vicenda si è consumata proprio davanti il suo padrone che era giunto lì solo per riavere il suo cagnolino, ma purtroppo ha dovuto assistere a una scena agghiacciante.

Uomo sotto processo: le parole dell’Associazione animalista Gaia

Il ragazzo 19enne, nonché proprietario di Chanty ha subito allertato i carabinieri che subito sono accorsi in suo aiuto procedendo a sequestrare il bastone dell’uomo che uccise un cagnolino. Poi si è proceduto a denunciarlo per ciò che aveva fatto a quel povero cagnolino.

Carabinieri
Carabinieri-Imilanesi.it

Ecco che si tratta sicuramente di una brutta storia che mette in evidenza dove può arrivare la violenza dell’uomo soprattutto nei confronti di essere indifesi, proprio come lo era Chanty.

Ricordiamo che il cane è morto proprio per la furia di quest’uomo che oggi è sotto processo.

A tal proposito non si è fatta attendere la reazione dell’Associazione animalista Gaia Animali&Ambiente che sembra essersi costituita parte civile.

Il presidente dell’Associazione, Edgar Meyer, ha espresso che non appena ha saputo del fatto non ha esitato a depositare una denuncia per poi costituirsi parte civile.

Ciò è stato anche possibile grazie all’impegno dell’avvocato Vania Fogagnolo e al fatto che secondo la legge questi eventi così crudeli sono da perseguire penalmente.

Ecco che infatti la legge tende a punire chi provoca in maniera crudele la morte di animali o chi li maltratta.

Il responsabile di questo episodio infatti potrebbe rischiare una reclusione di 18 mesi e una multa che può sfiorare i 30 mila euro.

Come ha affermato il presidente, per fortuna la legge è dalla parte degli animali e bisogna rispettarla, dal momento che il cagnolino ha diritto a ricevere giustizia come tutti gli altri animali che, come lui, sono morti ingiustamente e per mano della crudeltà degli umani.

Insieme per dare giustizia a Chanty

Sicuramente questo significa dover impiegare tanto tempo e soldi, varie spese da sostenere a livello legale ed è proprio per tali motivi che si è avanzata la richiesta di aiuto attraverso una donazione che può essere fatta al conto corrente bancario intestato a Gaia Animali & Ambiente con Iban “IT74 J030 6909 6061 0000 0119 549“.

Una donazione che potrebbe essere un valido aiuto per una brutta storia come questa accaduta nel 2021, nel padovano e precisamente nel giardino del responsabile che ha posto fine alla vita di un cagnolino che non voleva far altro che giocare come tutti i nostri amici a quattro zampe.

Un Lhasa Apso che senza saperlo ha raggiunto quel cortile con dentro un uomo che da lì a poco lo avrebbe ucciso.

 

Lhasa Apso
Lhasa Apso-Imilanesi.it

Chi ha degli animali domestici e non, sa che questi sono in grado di donare amore e affetto in modo incondizionato a differenza di alcuni esseri umani che spesso mettono in campo tutta la loro violenza contro esseri che non sono nemmeno in grado di difendersi.

Questa storia sicuramente non rappresenta un caso isolato, infatti non è la prima volta che si sente parlare della violenza dell’uomo agita su un animale. Purtroppo sono davvero tanti gli animali che sono maltrattati e che vengono abbandonati ed è nostro dovere far qualcosa per impedire ciò.

Per fortuna, in questo caso specifico, si sta facendo di tutto per dare a Chanty giustizia: dare giustizia a questo cane significa un po’ cercare di dare anche giustizia alle altre vittime innocenti che un giorno sono state strappate alla vita in maniera davvero crudele e inaccettabile.

Come riportato prima, per chi volesse dare una mano all’associazione per continuare a combattere questa battaglia, è possibile fare anche solo una piccola donazione. 

 

Impostazioni privacy