Federico di Marco. Ultras del Milan indagati per aver affisso uno striscione con minacce eloquenti sotto casa del calciatore dell’Inter. Incastrati dalle telecamere
Quattro ultras del Milan sono stati identificati e indagati per minacce aggravate dopo aver posizionato uno striscione intimidatorio sotto casa del calciatore dell’Inter, Federico Di Marco. L’incidente è avvenuto nella notte del 19 maggio, poco dopo il derby di ritorno della semifinale di Champions League vinta dall’Inter.
Il lenzuolo lasciato davanti all’abitazione di Di Marco, situata in zona San Siro, recava la seguente scritta: “Di Marco pensa a giocare o la lingua te la facciamo ingoiare”. Il messaggio esplicito e aggressivo ha generato preoccupazione e ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte del dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano, guidato dal procuratore capo Marcello Viola.
Grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza nella zona, gli investigatori sono riusciti a individuare e identificare quattro persone responsabili dell’atto. Tuttavia, si ritiene che ci siano ancora almeno altre due persone coinvolte che devono essere individuate. La Digos, la divisione investigativa della polizia italiana, è stata incaricata dell’indagine.
L’episodio ha avuto luogo in seguito a un coro di Di Marco contro gli ultras della curva Sud milanista durante il derby di Champions League. Nonostante il gesto del calciatore dell’Inter, non è stata effettuata alcuna rivendicazione ufficiale riguardo all’azione del lenzuolo minaccioso.
Curiosamente, poco dopo l’incidente, le curve degli ultras dell’Inter e del Milan hanno cercato di chiarire la situazione attraverso comunicati e video. Entrambe le parti hanno sottolineato l’esistenza di un patto di non belligeranza che è in vigore tra le due tifoserie da diversi anni.
Federico Di Marco ha preso atto dell’incidente e si è scusato pubblicamente attraverso un post su Instagram. Ha dichiarato: “Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare ad un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi.” Le sue scuse hanno dimostrato il desiderio di distensione e di ricomporre la situazione.
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso e le autorità competenti stanno lavorando per identificare e perseguire tutte le persone coinvolte. L’atto minaccioso ha suscitato preoccupazione nella comunità calcistica italiana e si spera che la situazione possa essere risolta pacificamente, preservando il rispetto reciproco tra i tifosi delle due squadre rivali.