Secondo una prima ricostruzione la mamma stava allattando il suo bimbo quando è caduto, ora è in ospedale in coma.
L’incidente è avvenuto nella serata di venerdì, 11 agosto, in un paesino, Annicco, in provincia di Cremona. Una mamma stava allattando il suo bambino di 18 mesi, seduta su una scala, quando il piccolo, con un movimento brusco, sarebbe caduto sbattendo la testa.
Con la mamma e il piccolo, in quel momento, erano presenti altre due persone che hanno subito allertato i soccorsi. I medici arrivati sul posto, hanno stabilizzato il piccolo e chiamato l‘elisoccorso per trasportarlo velocemente al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Una volta arrivato in struttura, intorno alle 23.30 di sera, i medici lo hanno ricoverato nel reparto di rianimazione dove si trova in prognosi riservata. Le notizie sulle sue condizioni sono molto poche. I sanitari mantengono il più stretto riserbo. Sembrerebbe, però, non essere più in pericolo di vita.
Della mamma non si sa nulla. Gli agenti delle forze dell’ordine hanno iniziato subito le indagini per capire la dinamica dei fatti. Hanno, così, raccolto la testimonianza delle persone presenti e anche della madre.
In un primo momento la mamma aveva raccontato che il bambino era caduto, battendo la testa su un gradino, mentre lo stava allattando. Poi è arrivata una seconda versione. Dopo averlo allattato, il bambino si sarebbe mosso bruscamente andando a picchiare la testa contro il muro al quale la madre si era appoggiata.
Due versioni che non combaciano. Gli inquirenti continueranno le ricerche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti, per capire come mai un bambino di 18 mesi sia ricoverato in terapia intensiva.
Non si conoscono ancora i fatti come realmente si sono svolti, comunque, gli incidenti domestici che riguardano i bambini sono la seconda causa di morte dopo quella di una grave malattia.
Secondo i dati di un convegno svolto l’anno scorso dalla federazione italiana medici pediatri, sono 350mila i bambini che arrivano al pronto soccorso ogni anno. La fascia di età interessata, in questi casi, va dagli 0 ai 14 anni.
La prima causa per la quale i bimbi arrivano al pronto soccorso è quella degli avvelenamenti. Detersivi vari e, a volte, anche veleni sono un richiamo a cui i bambini non sanno resistere.
I traumi alla testa sono la seconda causa più frequente. Le cadute accidentali possono accadere e, in alcuni casi, purtroppo, sono mortali. L’attenzione da parte dei genitori, soprattutto quando il bambino è piccolo, deve essere costante e vigile. In caso di stanchezza fisica, è meglio chiedere aiuto.