In provincia di Como, un uomo spara all’ex compagna, si chiude in casa con le figlie e poi decide di porre fine alla sua vita
Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri, venerdì 5 maggio, a Cremnago di Inverigo in provincia di Como. In via Roma, all’altezza del civico 67/A intorno alle 16.30 del pomeriggio, un uomo si è chiuso in casa con le figlie. Un’altra tragedia si è consumata all’interno delle mura domestiche.
La donna, tornata dal lavoro, ha trovato sotto casa Maurizio Beghè, il compagno dal quale si era allontanta per motivi personali. Tra i due è nata una discussione. L’ex compagna ha cercato di sfuggirgli correndo per le scale, ma lui ha estratto la pistola, una Beretta calibro 635 e l’ha colpita, fortunatamente, solo di striscio. Nonostante la ferita, la donna è riuscita a scappare mettendosi in salvo.
Beghè, nel frattempo, ha raggiunto l’appartamento. Si è chiuso all’interno dove ha, poi, deciso di porre fine alla sua vita. In casa, al momento del fatto, erano presenti anche le figlie, una di 6 e l’altra di 8 anni, che l’uomo ha chiuso in una stanza. La donna, nel frattempo, ha chiamato i soccorsi. Le forze dell’ordine ed i soccorsi sono arrivati sul posto che, oramai, l’uomo era già morto.
I sanitari hanno subito prestato soccorso alla donna che, fortunatamente, presentava una lieve ferita sullo zigomo. Per l’ex compagno, invece, non c’era più nulla da fare. I carabinieri hanno cercato di ricostruire la dinamica degli eventi. Sembra, dai primi rilievi, che si sia trattato dell’ennesima tragedia famigliare.
Maurizio Beghè, un uomo di 62 anni, aveva un provvedimento di divieto di avvicinarsi a lei e alle figlie. Probabilmente l’uomo non accettava il fatto di dover rimanere lontano dalla famiglia. Da qui il suo gesto estremo. L’ex compagna, fortunatamente, non ha riportato danni permanenti, mentre le figlie, ancora molto piccole, dovranno convivere con lo shock ancora per molto tempo.
La tragedia di ieri si aggiunge a quelle che già hanno riempito le cronache dei giornali dall’inizio del 2023 ad oggi. Le vittime, come spesso accade, sono donne. Anche ieri, se Beghè avesse avuto una mira migliore, la cronaca avrebbe aggiuntao l’ex compagna alla lista. I dati dei primi mesi di quest’anno contano già più di 30 vittime.
La maggior parte di queste è donna e la tragedia si consuma, per la maggior parte dei casi, all’interno delle mura domestiche. E, ancora, un numero notevole di donne muoiono per mano di un compagno, di un ex marito o di un fidanzato. In questo caso l’ex compagna è riuscita a salvarsi e le sue bimbe non rimarranno orfane. In molti casi, purtroppo, nemmeno la legge aiuta a mantenere le distanze con uomini che risultano essere pericolosi per la famiglia e per se stessi.