Una cena per tornare indietro nel tempo, il 28 ottobre, dopo la visita guidata nelle stanze del castello di Belgioioso.
L’appuntamento è per il 28 ottobre 2023 con un meraviglioso connubio, tra visita guidata e cena. La prima avrà luogo alle 18.30, mentre la seconda alle 20.00. Una serata all’insegna della storia e delle tradizioni di un’epoca avvolta da fascino e mistero.
Ma questa volta, oltre al giro per le stanze, si aggiunge anche un banchetto serale. Allestito, naturalmente, nelle usanze e con lo stile tipico del medioevo, ma non solo. Tutte le portate, infatti, saranno cucinate secondo la tradizione culinaria di quel periodo storico.
Ad intrattenere gli ospiti ci saranno musiche tipiche e letture di brani tratti dal “Decameron” di Boccaccio. E come potrebbero mancare poi i valorosi cavalieri che si esibiscono in combattimenti di forza e di astuzia.
Se facciamo parte di quella schiera di persone innamorate delle storie, dei luoghi, dei racconti medioevali questa serata potrebbe essere un’occasione fantastica. Senza contare, poi, la splendida location del castello di Pavia.
Paese di Belgioioso
Le sue origini riportano al lontano 1376. Galeazzo II Visconti, signore di Pavia e co – Signore di Milano, acquistò e, probabilmente, ricostruì il grande edificio nella seconda metà del secolo XIV.
All’interno di una proprietà molto vasta appartenente alla famiglia nel territorio dove, successivamente, nacque il paese di Belgioioso. L’area si trovava nei pressi di un grande bosco e della via Francigena fino alla riva del Pò.
La valle era rinomata per la grande quantità di cinghiali presenti tra le querce. Infatti, il maniero era concepito come residenza di caccia. La struttura è su pianta quadrata, senza le torri angolari.
Le sue dimensioni sono enormi, ogni lato ha una lunghezza di circa 100 metri. Il signore di Milano, figlio di Galeazzo II, vi soggiornò piu volte. Amava particolarmente la dimora.
In una lettera del 22 dicembre del 1393, decise di proibire la caccia ai cervi e a qualsiasi altra selvaggina fino a Vigevano, Bereguardo e Abbiategrasso. Questa decisione fu citata nel famoso testamento del 1397.
Qui Galeazzo ordinò di edificare un monastero in suffragio della sua anima. Una casa e una chiesa certosina, sul territorio pavese “in loco turris de Mangano”: la Certosa di Pavia.
La prenotazione è obbligatoria e i posti sono limitati
Come molti altri castelli lombardi, anche questo è circondato da un largo fossato. Tutta la struttura si articola su tre cortili interni diversi. Questo è dovuto al fatto che sono stati oggetto di svariate ristrutturazioni per adeguamenti ai vari dettami stilistici che si sono susseguiti durante i secoli.
La facciata ad est conserva l’alto prospetto originale trecentesco. È formato da mattoni a vista e provvisto di ponte levatoio. La prenotazione è obbligatoria e i posti limitati.