Tra le vie di Milano si nasconde un vero patrimonio artistico e storico ora aperto al pubblico: l’Archivio della Ca’ Granda.
Grazie a MilanoCard e a FontanaArte tornano alla luce, ed aprono al grande pubblico, il Sepolcreto e l’archivio della Ca’ Granda, sede dell’Ospedale Maggiore. È un edificio situato a ridosso della Basilica di San Nazario in Brolo, tra via Franceso Sforza, via Festa del Perdono e via Laghetto.
Si tratta di uno dei più antichi ospedali italiani, oggi sede del Policlinico di Milano. Era la metà del ‘4oo quando il Duca Francesco Sforza e la sua consorte Bianca Maria Visconti, decisa sostenitrice della politica assistenziale, posero la prima pietra dell’“hospitale grando”, divenuto poi maggiore.
Non ci volle molto per l’appellativo popolare di “Ca’ Granda de’ Milanesi”. Conosciuto per all’accoglienza dedicata a tutti, indipendentemente dal ceto e dalla provenienza, e per la grande quantità di donazioni e di volontari.
La struttura è composta da tre corpi. Rimase incompiuta fino al ‘600. Grazie al lascito di Giovanni Pietro Carcano, commerciante e banchiere, l’ospedale ottenne un’ingente somma annuale che permise di portare a termine i lavori.
La direzione attuale ha imtrapreso una serie di iniziative tra le quali l’apertura del 27 gennaio dell’archivio storico del ‘600. Questo contiene centinaia di pergamene, l’atto di Fondazione sottoscritto nel 1456 da Francesco Sforza e lettere recanti la firma di eminenti personaggi quali Napoleone e Leopardi.
Il sepolcreto, invece, è situato sotto la Cripta dell’adiacente Chiesa della Beata Vergine Annunciata, di epoca seicentesca. Grazie a MilanoCard, che ha ottenuto l’assegnazione del bando indetto dall’ospedale stesso, tutto questo ora è accessibile giornalmente in orario serale.
Questo al fine di andare incontro alle esigenze delle persone che hanno poco tempo libero durante i giorni lavorativi. I visitatori saranno accompagnati da guide esperte per il tour denominato il “Percorso dei Segreti”.
Si tratta di un cammino che attraversa mille anni di storia della capitale meneghina. Le due grandi sale prima del ‘700 erano la sede del Consiglio di Amministrazione ospedaliero. Sono, poi, diventate un Archivio.
Qui sono attualmente conservati tutti i documenti dell’Ospedale Maggiore. Le volte affrescate sovrastano enormi scaffalature, mentre i ritratti dei benefattori osservano dai quadri appesi alle pareti.
Un’esperienza unica ed indimenticabile anche la visita dell’antico cimitero dell’Ospedale che custodisce i resti di oltre 150mila persone. Partner per l’illuminazione è un brand italiano molto prestigioso: FontanaArte.
Le lampade utilizzate sono da terra e da tavolo. Le prime firmate da Pietro Chiesa nel 1933, sono comunque estremamente attuali. Descrivono un cono rovesciato che cela la fonte luminosa.
Mentre le lampade da tavolo, sono firmate da Paola Navone ed hanno una componente in vetro soffiato a bocca messo all’interno di una gabbia metallica, creando un particolare gioco di tensione.