Romano Fagoni è stato ucciso ieri sera nella sua casa di Brescia, raggiunto da alcuni fendenti alla gola. Fermata la moglie.
A dare l’allarme è stato il figlio della coppia.
Un nuovo omicidio a Brescia nelle scorse ore, quando un uomo di nome Romano Fagoni è stato ucciso a coltellate, probabilmente dalla moglie che ore è in stato di fermo per rispondere alle domande degli inquirenti.
L’allarme è scattato ieri sera nella frazione di Nuvolento e la vittima è un 59enne che ha perso la vita sul colpo a causa delle ferite riportate, gravi a tal punto che i soccorritori del 118 giunti subito sul posto, non hanno potuto fare nulla per aiutarlo ma solo dichiararne la morte e trasportare la salma in obitorio.
Sotto shock il figlio minorenne, che verrà ascoltato nelle prossime ore alla presenza di un tutore, così come i Carabinieri valuteranno se i vicini possono fornire elementi utili per capire cosa stava accadendo ieri sera nella casa, quindi se provenivano urla.
Fondamentale è stata la testimonianza del figlio minorenne della coppia, è stato proprio lui ad avvertire i soccorritori ma anche a chiamare il 112 per segnalare che in casa stava avvenendo una lite familiare, culminata con l’accoltellamento alla gola del padre.
A brandire il grosso coltello da cucina sarebbe stata la moglie della vittima, Raffaella Ragnoli, di tre anni più giovane di lui. Ascoltando alcune testimonianze, sembra che la coppia litigasse spesso per i motivi più futili e da tempo il matrimonio non era roseo come un tempo.
La notizia è stata diffusa poco fa dai quotidiani locali e ancora non sono noti i motivi del litigio. La violenta lite è scoppiata nella serata di ieri e sul caso stanno indagando i Carabinieri di zona dopo aver arrestato la donna nella notte su disposizione del pubblico ministero di turno.
Ora verrà ascoltata per capire la dinamica dei fatti.
La zona è stata sequestrata per consentire alla Scientifica i rilievi di rito, dopo che la salma è stata portata via.