Dal titolo di Masterchef, Valerio Braschi ha fatto molta strada e a breve si potranno assaggiare i suoi piatti nel nuovo ristorante a Milano
Dal 2017, anno in cui Valerio ha vinto la sesta edizione di Masterchef, di strada ne ha fatta tanta. Ambasciatore della cucina italiana nel mondo a Nuova Delhi, ruolo che poi ha ricoperto l’anno seguente Carlo Cracco, a chef del ristorante 1978 a Roma. Per quattro anni i suoi clienti hanno potuto assaggiare le sue novità nella capitale italiana.
Sicuramente uno tra i giovani chef emergenti e più noti in Italia. I suoi piatti innovativi lo hanno portato ad entrare, per la prima volta, nella prestigiosa Guida Michelin, ottenendo dalla guida Gambero Rosso ben due forchette più un premio speciale allo chef. Nel 2021 anche la guida dell’Espresso lo premia come giovane dell’anno.
La fantasia che mette nei suoi piatti e il suo andare contro corrente hanno fatto un poco irritare i puristi della cucina tradizionale. Le sue lasagne in tubetto servite come un dentifricio e, a seguire, il colluttorio al brodo di parmigiano che viene servito con uno spazzolino di pasta all’uovo.
O la carbonara distillata che ha tutto il sapore ricco della carbonara, ma che viene servita in un bicchiere, tanto da sembrare un semplice bicchiere d’acqua e ne ha anche le stesse calorie. Per preparare questo piatto Valerio impiega oltre tre ore, perchè, per la distillazione, deve usare uno strumento chiamato rotavapo.
Ora è pronto per una nuova avventura. Valerio sta, infatti, preparandosi a lasciare la capitale per Milano. In un lungo video pubblicato sui social, ha spiegato la sua scelta. Vista la sua giovane età e dopo essersi confrontato con la famiglia, punto fermo della sua vita, ha deciso di esplorare altri posti e vivere altre esperienze.
La famiglia per Valerio è davvero molto importante. I momenti liberi, quando non lavora o non è in viaggio per sperimentare altre idee di cucina, torna nel suo paese natio, a Sant’Arcangelo di Romagna. Qui, a cucinare, è il papà e Valerio torna ad assaporare i semplici piatti della tradizione romagnola.
Ma la sua vita è il suo lavoro, tanto che a Roma abitatava proprio di fronte al suo ristorante. Nei giorni liberi, il lunedì e il martedì, si dedicava alle sue attività preferite: le serie tv come Colombo e il Detective Monk e le partite di basket. E’, comunque, è reperibile 24 ore su 24 tanto che devia le chiamate sul suo cellulare.
Valerio ha ammesso che è da qualche tempo che stava pensando di trasferire la sua attività a Milano, una città che ha sempre amato. La location è ancora un mistero, ma, come dice lo stesso Valerio, a breve svelerà il suo nuovo e “pazzesco” ristorante nella città medeghina. Il 1978, ristorante di Roma, gli rimarrà sempre nel cuore.
I risultati ottenuti in questi ultimi anni insieme a tutti i suoi collaboratori lo fanno sentire molto orgoglioso. E in un suo post scrive:
“Ringrazio di cuore tutta Roma che mi ha dato tantissimo, una città straordinaria che dal primo giorno mi ha accettato e reso parte di lei, facendomi davvero sentire a casa. Milano sarà la mia nuova meta, ma Roma sarà sempre nel mio cuore“.