Attilio Fontana, Pierfrancesco Majorino e Letizia Moratti all’evento “Verso le Regionali”, con tre incontri a breve distanza l’uno dall’altro per il primo confronti tra candidati.
I tre candidati di centrodestra, sinistra e lista civica – appoggiata da Azione-Italia Viva – si sono confrontati seppur indirettamente nella giornata di oggi in vista delle prossime elezioni Regionali in Lombardia. Tutti i punti di Majorino, Fontana e Moratti.
Elezioni Regionali, il primo confronti tra candidati
Sono stati incontri in rapida successione, da parte dei candidati alle Regionali del prossimo 12 e 13 febbraio. A Majorino, Fontana e Moratti che hanno preso parte al confronti organizzato da Fondazione Stelline dal nome appunto “verso le Regionali”, rispondendo alle domane sui vari punti della loro campagna, i temi centrali, sono stati concessi 40 minuti ciascuno per esporre i loro piani.
Frecciata a Fontana di Majorino: “Non ha fatto niente”
Majorino all’attacco su Fontana, ha affermato che basterà poco per fare più del concorrente in tema di diritti, visto che il leghista “non ha fatto niente” nemmeno sulla salute delle donne.
Il candidato del centrosinistra parla di nuovo corso in Lombardia sui consultori, e si augura che finalmente ci possa essere una svolta sui diritti umani, sociali, “senza timori nel portare simboli istituzionali al Pride”.
Non mancano i commenti da parte del dem sugli interventi degli attivisti. Majorino non si dice – come molti del suo gruppo – entusiasta di tali gesti “dirompenti” anche se poi il problema bisognerà trattarlo e portarlo – quello dell’ambiente – all’intera classe dirigente la quale è ora che si dia una seria mossa per contrastare i cambiamenti climatici.
Letizia Moratti, Sanità e autonomia
Letizia Moratti si concentra sulla Sanità, parlando del settore come quello in cui andrebbero fatti i maggior investimenti e descrivendo come un grave errore quello di non aver preso il Mes. Un governo che non investe nella Sanità, continua l’ex assessora milanese, che poi tocca il tema autonomie dicendosi a favore – tema non toccato da Majorino visti probabilmente i differenti scenari interni al partito.
“Apertura” sembra essere la parola chiave di Moratti che allarga i suoi interessi anche al Comitato Nord – dopo aver chiesto appoggio del Pd nelle fasi embrionali della sua decisione di scendere in campo.
“Anche al Pd avevo posposto di misurarci su tematiche identitarie per loro” continua la candidata vicino al Terzo Polo, che aveva però trovato da parte dei dem la strada sbarrata. Nonostante il ruolo da “underdog” però, non ci sono altri piani se non quello della vittoria: “Corro per vincere, non ho piani b“.
Fontana spera in una Lega unita
Secondo Attilio Fontana Umberto Bossi sarebbe ancora dalla sua parte. Se lo augura l’attuale presidente della Lombardia pronto per il “bis”. A “Verso le Regionali” Fontana si augura una Lega unita al suo fianco, commentando le contraddizioni interne al partito: “Mi dispiace, ho lavorato bene con i miei consiglieri”, ma cita ancora Bossi che intende sostenerlo con tutte le sue forze e non cade su Salvini, dipinto come grande lavoratore e come colui il quale ha portato avanti il partito concretamente.
Il suo è il ruolo del presidente uscente, facile bersaglio per chi vuole puntare il dito verso i problemi di una Regione. Ma Fontana si dice deciso, parlando ancora al plurale e come membro della Lega, a non mollare i temi fondametnali, uno su tutti ancora l’autonomia – mancherebbe altro.
Fontana si dice intento a valutare anche il nucleare “di una nuova generazione” che non presenta a sua detta alcun problema per l’Europa – che lo sta già usando – e che sia ora di fare una scelta.