Vertenza Sk Hynix: l’attuazione di un accordo tra le parti. Per l’assessore Tironi l’obiettivo primario ora è quello di ricollocare il personale. Nel frattempo finalmente si è giunti a una reciproca intesa fra le parti. In che modo e perché?
La vertenza inerente la chiusura del sito Sk Hynix presente esattamente in località Agrate Brianza in provincia di Monza, ha ottenuto quindi un finale del tutto positivo. Cerchiamo di capire meglio di cosa si parla.
Il futuro del personale Sk Hynix: cosa si è stabilito
Come accennato poco fa, finalmente si è giunti a un accordo, ma riguardo a cosa? Riguardo la questione inerente il licenziamento dei 39 ingegneri occupati per cui non sembrava essere possibile una ricollocazione.
Il primo aspetto da sottolineare è che, per quanto concerne la fase di tipo amministrativo dell’intero procedimento è terminata mediante un’apposita sottoscrizione basata su un’intesa sindacale. Quest’ultima assicura quindi un incentivo dal punto di vista economico a chi lavora in Sk Hynix.
Inoltre si è deciso di andare a valorizzare maggiormente l’anzianità a livello lavorativo. Questo per garantire pure un’attenzione particolare di protezione nei confronti delle dipendenti e degli over 50.
Un’altra decisione presa in riferimento ai lavoratori, è quella di un anno di outplacement, ovvero di ricollocazione, verso i dipendenti attraverso una primaria società del settore.
Questa è indubbiamente una decisione che le imprese prendono, quando è presente un quantitativo di dipendenti che risulta in esubero.
Vertenza Sk Hynix: l’annuncio da parte di Simona Tironi
L’assessore di tipo regionale rivolto all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Simona Tironi ha dichiarato che gli uffici di competenza della Regione Lombardia hanno seguito da vicino l’intero caso. Tutto questo, dunque, fin da quando inizialmente la proprietà coreana aveva dichiarato che avrebbe interrotto la produzione riguardante memorie Nand, dello stabilimento presente ad Agrate.
Ciò con una conseguente sovrabbondanza di tutto l’organico equivalente a un quantitativo di 39 dipendenti. La maggior parte di questi lavoratori sono degli ingegneri che dispongono di un’eccellente qualificazione.
Inoltre Simona Tironi ha voluto esprimere il suo senso di pieno orgoglio in riferimento all’esito che si è riusciti a raggiungere. Tutto questo anche per merito della costanza applicata in tutte le attività svolte per un’efficace mediazione, messa in pratica dalle funzioni di genere regionale competenti.
In aggiunta ha voluto dimostrare il suo rammarico per quanto concerne la chiusura della struttura brianzola.
Poi ha voluto ringraziare pubblicamente le parti per la forma reciproca di grande apertura, che ha dato la possibilità di mettere in pratica un ottimo accordo. La Tironi ha continuato il suo discorso confermando una totale disponibilità da parte della Regione Lombardia, tramite l’utilizzo dei Centri dell’Impiego e di Afol Monza Brianza.
Questo per dimostrare un sostegno concreto verso i lavoratori, attraverso delle strumentazioni e delle misure di una politica attiva nell’ambito lavorativo e disponibili.
In maniera particolare si fa riferimento anche al programma GOL, così da fare in modo tale da riuscire a consentire il rientro lavorativo di tutti al più presto.
Le fasi finali del discorso
La Regione Lombardia tramite le Direzioni competenti del Lavoro nonché dello Sviluppo Economico, segue con estrema attenzione tutte le evoluzioni e i processi correlati a un settore che risulta fondamentale. Tutto questo se si pensa ovviamente al settore dell’economia della regione lombarda ma anche a livello nazionale.
In questo caso si parla di quella dell’ambito microelettrico e di quello attinente la produzione di semiconduttori. Pertanto si continuerà con il confronto con le diverse aziende presenti sul territorio. Così da avere modo di attivare una vera e propria promozione associata alla ricollocazione dei dipendenti Sk Hynix.
In questo modo si cerca di non far disperdere le rilevanti professionalità di ognuno.
Qui di seguito riportiamo le esatte parole dell’assessore e riguardo proprio al risultato raggiunto:
“Sono orgogliosa del risultato raggiunto anche grazie alla costante attività di mediazione svolta dalle funzioni regionali competenti. Nonostante il rammarico per la chiusura dello stabilimento brianzolo. Ringrazio le parti per le reciproche aperture che hanno reso possibile l’accordo e confermo la piena disponibilità di Regione Lombardia, attraverso i Centri per l’Impiego e Afol Monza Brianza, nel sostenere i lavoratori con gli strumenti e le misure di politica attiva del lavoro disponibili, in particolare il programma GOL, affinché tutti tornino al lavoro al più presto. Regione Lombardia, attraverso le competenti Direzioni Lavoro e Sviluppo Economico segue con attenzione le dinamiche e gli sviluppi di un settore chiave per l’economia lombarda e nazionale quale quello della microelettronica e della produzione di semiconduttori e proseguirà il confronto con le varie aziende del territorio, al fine di promuovere la ricollocazione dei lavoratori Sk Hynix e non disperderne le importanti professionalità”.
Quello che era accaduto prima
Tutto quello che si è descritto poc’anzi si è dovuto stabilire tramite degli appositi accordi in seguito ai precedenti accadimenti. Accadimenti questi riguardanti l’attivazione del licenziamento dei 39 ingegneri occupati e grandi esperti delle memorie nominate in precedenza: Flash Nand.
Difatti recentemente si era deciso così, senza nessuna ricollocazione possibile almeno per il momento.
Si tratta di decisioni che si erano prese e annunciate nel corso di lunedì 12 giugno, durante il secondo incontro della fase amministrativa, collegata alla vertenza Sk Hynix italiana.
Dunque fin dai primi giorni della vertenza in questione, le richieste di tipo sindacale da parte di chi rappresentava i lavoratori, hanno diretto la loro attenzione al fatto di riuscire necessariamente a coinvolgere direttamente STMicroelectronics srl. Così da ottenere la ricollocazione dei dipendenti esclusi.
In merito poi a queste specifiche richieste, la Regione ha comunicato una piena disponibilità a riaprire le trattative. Così da avere l’opportunità di definire le condizioni di acquisizione dei lavoratori.
In tal modo si è dunque poi giunti agli accordi presi di seguito ed elencati inizialmente, per cercare di trovare una soluzione soddisfacente per tutti.