Sapevi che per alcuni lavoratori ci saranno 1.062 euro in più in busta paga? Proprio così, ma scopriamo a chi spettano questi soldi e perché.
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Arrivano ancora soldi per alcuni lavoratori, ben 1.062 euro in più in busta paga. Ma a chi verranno corrisposti? In pratica, si tratta di quello che veniva chiamato bonus Renzi, che non è stato tolto, ma che nel 2023 varierà di importo per via delle variazioni apportate all’Irpef dalla manovra finanziaria. I famosi 100 erogati nelle buste paga dei lavoratori nel 2022 derivano proprio dal bonus Renzi e sono stati attribuiti per effetto delle nuove aliquote e scaglioni dell’Irpef.
Infatti, la curva delle detrazioni è cambiata e quindi anche sulle buste paga dei lavoratori dipendenti ci sono state delle conseguenze. E’ stato modificato anche il sistema di calcolo e la platea di coloro a cui spettava il bonus, tuttavia alcuni lavoratori continuano a percepirlo e in busta paga spunta come trattamento integrativo. Scopriamo come funzionava la detrazione nel 2021 e a chi spettano i 1.062 euro di bonus in busta paga!
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Come funzionava la detrazione
Il bonus veniva riconosciuto fino al 2021 in due modalità diverse:
- circa 100 euro al mese venivano assegnati come credito Irpef in busta paga a coloro che percepivano fino a 28mila euro di reddito
- a coloro che percepivano fino a 40mila euro di redditi veniva assegnato come detrazione
Ma come funzionava la detrazione? Ecco nello specifico come veniva calcolata e quanto veniva corrisposto ai lavoratori.
- A coloro che percepivano redditi da lavoro dipendente tra i 28.001 euro e fino a 35mila euro spettavano da 97 euro circa al mese a 80 euro
- A coloro che percepivano redditi da 35.001 e fino a 40mila euro spettavano da 80 euro fino a 0 euro
A chi spettano 1.062 euro in busta paga
Con la legge di Bilancio 2022 il calcolo è cambiato. Infatti, gli interventi effettuati sull’Irpef, come approvato nella manovra finanziaria 2022, prevedono che sia suddivisa in 4 aliquote e 4 scaglioni invece di 5. Il sistema bonus dunque subisce dei cambiamenti e il bonus Renzi viene praticamente assorbito dalle detrazioni, anche se comunque rimane.
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Per esempio, i dipendenti che percepiscono redditi fino a 32mila euro, avranno in totale 1.062 euro in più all’anno in busta paga, che mensilmente sono pari a circa 88, 57 euro. Per calcolare il trattamento integrativo, quindi il cosiddetto bonus Renzi, le detrazioni di cui bisogna tenere conto sono:
- Mutui di tipo agrario
- Familiari a carico
- Spese sanitarie
- Redditi derivanti da lavoro dipendente e assimilati
- Spese per interventi in casa
- Mutui per acquisto della prima casa
Come è evidente, chi percepisce redditi compresi tra 15mila e 28mila euro può calcolare quanto spetta di bonus, a condizione che le spese sostenute nel 2021 rientrino in quelle elencate in precedenza. Questo vuol dire che coloro che non hanno a carico dei familiari, o che magari non devono sostenere dei mutui, oppure non hanno effettuato interventi per ristrutturare casa non possono chiedere il bonus.
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Chi prende il bonus nel 2023 in busta paga
A prendere ancora il bonus Renzi in busta paga sono i lavoratori dipendenti che hanno massimo 15mila euro di redditi. Questi lavoratori prendono in pieno il bonus e i loro redditi fanno parte dell’aliquota Irpef al 23%, ovvero al primo scaglione.
In questo scaglione sono inclusi i dipendenti i cui redditi partono da zero e arrivano, come detto prima, a 15mila euro. Tuttavia, bisogna sottolineare che sono coloro che hanno redditi superiori a 8.174 a percepire il bonus Renzi.
Inoltre, bisogna anche ricordare che anche chi percepisce redditi oltre 15mila e fino a massimo 28mila euro continuerà a prendere il bonus. In questo caso, il requisito necessario è che l’ammontare delle detrazioni per i costi supportati fino al 31 dicembre 2022 superi al lordo l’imposta.