Questi lavoratori potranno avere una brutta sorpresa, con 100 euro in meno sullo stipendio di fine mese: quali sono le novità?
Tantissimi italiani sperano che la nuova riforma Irpef possa dare loro un buon aumento della busta paga. Il Governo sta lavorando per assicurare un stipendio alto e netto, per una parte dei lavoratori con reddito basso o medio. Eppure, ci sono alcune notizie o stime che mettono l’accento sul ribasso degli stessi sino a 100 euro. Al momento si tratta di ipotesi e stime, anche se gli esperti hanno potuto fare qualche calcolo mirato così da capire chi sia lo sfortunato di turno.
Cosa cambia con la nuova riforma Irpef?
Si sta parlando spesso della nuova manovra Irpef, presto sul tavolo del Consiglio dei Ministri e in attesa per il mese di marzo. Il Governo Meloni sta pian piano mettendo in pratica quelli che sono i vari cambiamenti per i dipendenti e anche per gli imprenditori, con buste paga che dovrebbero aumentare soprattutto per chi ha un reddito basso.
Il viceministro dell’economia – Maurizio Leo – è a lavoro per alcune ipotesi e su aliquote nuove da valutare. La riforma fiscale vuole partire da un punto ben preciso, alla ricerca di un taglio Irpef che potrà dare respiro a tutti quante le aziende e – di conseguenza – ai dipendenti.
Le ipotesi che al momento sono a disposizione sono tantissime e diverse tra loro, con una rivalutazione completa delle aliquote su scaglioni di redditi che sono bassi o medi. Una riforma che si concentra su una platea ampia di lavoratori dipendenti, cambiando la loro busta paga.
Chi guadagna sino a 100 euro in meno?
Le ipotesi sono ancora sul tavolo e nulla è stato deciso, ma tra quelle probabili sicuramente poter toccare i redditi che partono da 15mila euro per arrivare sino a 50mila euro.
Queste sono le maggiori ipotesi che sta valutando il Governo in questi giorni, accorpando ove possibile i vari scaglioni sino a tre cercando di aumentare lo stipendio, diminuendo le aliquote. Gli esperti sottolineano che non sempre sia possibile, infatti ci saranno delle buste paga che avranno una diminuzione.
Se con una ipotesi le aliquote potranno essere solo tre, il primo scaglione non sarebbe assolutamente modificato, il secondo si estenderebbe sino a 50mila euro e l’aliquota arriverebbe sino a 25%.
Il Corriere della Sera – a tal proposito – fa una serie di esempi pratici per comprendere quale possa essere la perdita. Se il reddito è di 20mila euro, lo stipendio avrebbe una riduzione sino a 100 euro con una percentuale dell’1%.
Man mano che il reddito cresce anche il taglio diventa sempre più importante, sino a 700 euro in meno. Come accennato, si tratta di una serie di ipotesi che il Governo sta vagliando prima del mese di marzo, quando la manovra Irpef arriverà sul tavolo e sarà definitiva.