125 euro in meno sulla pensione per i nati in questi anni: brutte notizie dall’INPS

Grossi cambiamenti in arrivo anche per la pensione e per i futuri pensionati. Oggi ci soffermiamo in maniera particolare su coloro che sono nati negli anni 80 e negli anni 90 per cercare di capire che pensione riusciranno a percepire e quando.

125 euro in meno
125 euro in meno – imilanesi.nanopress.it

Chi è nato tra gli anni 80  e gli anni 90, adesso ha 33 e 43 anni e probabilmente potrà andare in pensione soltanto dopo aver compiuto 70 anni di età. A meno che non ci dovessero essere degli interventi del governo che andranno a modificare il sistema pensionistico.

Nel 2015 l’INPS lanciò l’allarme per coloro che erano nati negli anni 80, affermando che per questa categoria di giovani, ci sarebbe stata una grande possibilità di riuscire ad andare in pensione soltanto dopo il compimento dei 75 anni. Peraltro, con degli assegni bassi più di quelli che vengono pagati oggi ai pensionati.

Calcolo delle pensioni, qual è la situazione dei nati tra gli anni 80 e gli anni 90

Coloro che sono nati in questi anni infatti corrono il rischio di percepire una pensione inferiore del 25% rispetto a coloro che sono nati nel 1945. Chi è nato negli anni 90 potrebbe addirittura vivere una situazione di gran lunga peggiore. Questo perché tra gli anni nel 1996 e il 2011 con la riforma Dini e la riforma Fornero il sistema pensionistico italiano è stato fortemente modificato, in negativo. I cambiamenti sono arrivati sia per quanto riguarda l’accesso alle pensioni, sia per quanto riguarda il calcolo delle stesse.

pensioni-imilanesi.nanopress.it

Andando ad analizzare le regole vigenti adesso, chi ha un’età che va da 33 e 43 anni, potrebbe trovarsi in forte difficoltà non avendo contributi maturati prima del 1996. In questo modo infatti le fasce di futuri pensionati, godranno esclusivamente del calcolo della pensione calcolato seguendo le regole del regime contributivo-

Pensione di vecchiaia, contributiva, anticipata, ecco cosa cambia

Le conseguenze non saranno soltanto sull’importo della pensione ovviamente più basso, ma anche sull’accesso.  Secondo questi dati infatti i giovani di oggi, nonché i futuri pensionati, avranno diritto ad andare in pensione soltanto ricorrendo alla pensione di vecchiaia quindi a 67 anni con vent’anni di contributi.

pensioni-imilanesi.nanopress.it

Oppure potranno ricorrere alla pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni con 5 anni di contributi, o ancora in pensione anticipata con contributi da 42 anni e 10 mesi per gli uomini, a 41 anni e 10 mesi per le donne. Infine avranno la possibilità di scegliere la pensione anticipata contributiva all’età di 64 anni con 20 anni di contributi pagati.

Per quanto riguarda il primo gruppo l’assegno sarà pari a 1,5 volte l’assegno sociale, per l’ultimo invece l’assegno sarà pari a 2,8 volte rispetto all’assegno sociale.

Quando i pensionati degli anni 80 e 90 potranno andare in pensione e quanti soldi riceveranno

Nel 2023 a causa della pandemia i parametri sono stati ridotti sensibilmente, per cui guardando le stime attuali i nati a partire dal 1980 che compiranno 67 anni potranno andare in pensione tra il 2047 e il 2056. L’età media per accedere alla pensione sarebbe 69 anni.

pensioni-imilanesi.nanopress.it

Una persona nata nel 1990 per esempio rischia di andare in pensione nel 2060, a 70 anni. Per quanto riguarda l’assegno, la domanda che tutti si pongono è quanti soldi riceveranno i pensionati di domani? L’importo verrà calcolato con il sistema del calcolo contributivo che prende in considerazione i contributi maturati negli anni, che saranno trasformati in pensione.

Nel 2023 per esempio i coefficienti considerati per il calcolo delle pensioni sono stati rivisti e migliorati. Purtroppo però non è ancora detta l’ultima parola perché bisognerà vedere come si modificherà la situazione nel prossimo periodo. Secondo un calcolo dell’INPS, la pensione sarà più bassa del 25%, per tutti coloro che sono nati dagli anni 80 agli anni 90.

Per cui se oggi la gran parte dei pensionati riceve trattamenti minimi da €500,00, in futuro a seguito della riduzione del 25%, i pensionati potrebbero anche percepire 375 euro quindi €125 in meno al mese.

Impostazioni privacy