Ottime notizie per i titolari di pensione che attendevano con ansia questo momento: sono in arrivo 1500 euro.
Tra le categorie che hanno sofferto maggiormente dei rincari dell’ultimo periodo ci sono sicuramente i pensionati, specialmente i titolari di pensione minima.
Gli aumenti nelle bollette di luce e gas hanno pesato tantissimo sul bilancio dei percettori di trattamento pensionistico, che si sono ritrovati a dover pagare cifre molto alte per i consumi energetici.
Non è tutto, perché sempre i pensionati hanno fatto i conti anche con gli incrementi dei prezzi dei generi alimentari: fare la spesa al supermercato costa molto di più rispetto a prima.
Aumento sulla pensione, arrivano 1500 euro: a chi spettano
Proprio in seguito all’aumento del costo della vita, alla fine dello scorso anno il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, annunciava l’aumento delle pensioni in base alla perequazione, ovvero alla rivalutazione dell’importo pensionistico legato all’inflazione.
Tuttavia, anche questo aumento del 7,3% sta suscitando non poche polemiche, dato che i titolari di pensione minima non hanno ancora ricevuto questo incremento sul proprio cedolino mensile.
Fortunatamente le cose cambieranno a partire da luglio, mese in cui anche le pensioni minime otterranno l’aumento previsto (e i relativi arretrati).
Oltre a questa bella notizia, i pensionati ne stanno ricevendo anche un’altra che riguarda l’arrivo di 1.500 euro in più sul cedolino mensile. Ma quali sono i percettori di trattamento pensionistico che potranno godere di questa grossa somma?
Si tratta dei pensionati che nel corso del 2022 hanno compiuto 67 anni e che si apprestano quindi a ricevere i 1.500 euro nel mese di dicembre.
In molti avranno già sentito parlare dell’APE Sociale, ovvero di quella misura che consente di andare in pensione prima del tempo. Questa forma di pensionamento anticipato ha tanti vantaggi ma anche qualche svantaggio.
Ad esempio, l’APE Sociale viene erogato su 12 mensilità e non su 13: per farla breve, con l’APE Sociale non è prevista la tredicesima.
Dato che questa misura prende il via allo scoccare dei 63 anni, per ben 4 anni (fino al raggiungimento dei 67 anni, ndr) il percettore dell’APE Sociale non può godere della tredicesima mensilità.
Inoltre, coloro che ottengono il pensionamento anticipato devono anche rinunciare ad altre agevolazioni, tra cui gli assegni al nucleo familiare, l’integrazione al trattamento minimo e altro ancora.
Finalmente la tredicesima per questi pensionati
Una volta compiuti i fatidici 67 anni, il pensionato non riceve più l’APE Sociale e comincia invece a percepire la pensione classica.
Tuttavia bisogna ricordarsi di fare domanda per poter ottenere la pensione di vecchiaia, altrimenti si può addirittura correre il grosso rischio di ritrovarsi senza pensione.
Coloro che hanno compiuto 67 anni alla fine dello scorso anno e da gennaio percepiscono la pensione di vecchiaia potranno finalmente avere accesso alla tredicesima.
Se una persona prende 1.500 euro di pensione riceverà 1.500 euro di tredicesima, cifra che potrebbe essere più bassa a causa di tassazione e detrazioni.
Ciò che conta è che questi pensionati potranno godere della tredicesima mensilità, che consente di reggere l’urto dell’inflazione galoppante e degli aumenti sui costi dell’energia.