Oltre alla nuova Legge di bilancio che prevede un aumento di stipendio, c’è chi si ritroverà un bonus di 1.845 Euro. Ecco di chi si tratta.
È ormai diventato un pensiero comune quello che il 2023 possa essere definito già come l’anno del bonus e degli aumenti. Oltre infatti ai sussidi erogati da stato, regioni, comuni e privati, la Legge di bilancio 2023 ha permesso un aumento sia delle pensioni che degli stipendi. Tutto questo mira a garantire ai cittadini una migliore qualità della vita, aiutandoli a far fronte alle spese sempre più elevate. Ma vediamo chi sarà a ricevere l’aumento maggiore sullo stipendio grazie a un bonus una tantum.
Il bonus previsto per alcune categorie
Come dicevamo, oltre agli aumenti di stipendi sono molti i bonus previsti per l’anno 2023.
Quello di cui vi parliamo oggi è un particolare bonus che verrà erogato per una sola volta ho una specifica categoria di lavoratori. In realtà le categorie coinvolte sono diverse e includono tutti i dipendenti pubblici a partire dai medici fino agli ambasciatori. Questa misura è stata proposta in alternativa agli scatti contrattuali. Per mancanza di fondi non è stato possibile finanziare gli aumenti, pertanto sarà erogato un bonus una tantum per 12 mesi più la tredicesima.
Il bonus, facente parte della Legge di bilancio, è stato assegnato dallo Stato come una tantum ai dipendenti pubblici, e il suo valore sarà dell’1,5% della retribuzione percepita su 13 mensilità. I fondi stanziati sono di circa un miliardo di Euro. Ma vediamo nel dettaglio gli aumenti di stipendio a seconda dei ruoli e delle categorie, prendendo in esempio alcune figure professionali.
Bonus una tantum, a quanto ammontano gli aumenti
Per stilare una media degli aumenti di alcune categorie e alcuni ruoli, si fa riferimento alla tabella ufficiale dell’Economia e delle Finanze. Partendo dai capi dipartimento e dai dirigenti di prima fascia, per loro l’aumento sarà pari a 66,80 Euro al mese, mentre per gli operatori di primaria fascia 1, ovvero coloro di livello più basso, riceveranno un aumento di 23,17 Euro.
Tra queste categorie, nella fascia media, trovano posto i funzionari che andranno dai 29,63 Euro ai 44,72 al mese.
Passando invece all’amministrazione locale c’è una differenza minore tra le varie fasce. Si va dai segretari A e B che avranno un aumento di 52,22 Euro alle qualifica più bassa, ovvero la A1, che vedrà un aumento di 22,56 Euro.
Per quanto riguarda il personale scolastico i dirigenti avranno diritto a 52,22 Euro mentre i docenti di scuole medie con più di 35 anni di anzianità hanno diritto a 42,30 Euro. Un insegnante di scuola primaria con la stessa anzianità maturata vedrà 38,17 Euro in più mentre un assistente amministrativo che lavori da meno di 8 anni avrà un aumento di 22,89 Euro.
Questo bonus comprende anche le Forze dell’ordine, per le quali un commissario capo della Polizia di Stato avrà in più 34,46 Euro, mentre un agente 24,10 Euro. Riguardo l’esercito le cifre sono analoghe, un capitano vedrà accreditarsi 34,46 Euro, mentre un caporal maggiore 24,10 Euro.
Anche la sanità è coinvolta nel bonus e in questo caso sia i dirigenti medici che gli altri dirigenti vedranno lo stesso importo, vale a dire 52,22 Euro al mese. La fascia più bassa dei dipendenti, ovvero la fascia A, vedranno invece un aumento di 22,66 Euro.
Ma chi sarà a vedere la cifra più alta in assoluto?
Sono gli ambasciatori che vedranno la cifra più alta, vale a dire 131,61 Euro. Subito dopo di loro però ci sono i Prefetti, che vedranno un aumento di 123,27 euro che in un anno si trasforma in 1845 Euro di aumento.