Sono in tanti a scegliere di effettuare i propri spostamenti quotidiani in bicicletta. Esistono, però, diverse regole da rispettare per non incorrere in una multa davvero salata fino a 400 euro per i ciclisti. Ecco i dettagli.
Forse non tutti sanno che anche i ciclisti possono essere multati se non rispettano alcune regole presenti sul Codice della Strada. E la situazione potrebbe anche complicarsi in futuro, arrivando a dover sborsare fino a 400 euro se non ci si metterà in regola sotto alcuni aspetti specifici.
Il Codice della Strada è un prontuario di norme indicante i giusti comportamenti che dovranno essere seguiti e mantenuti da chiunque sia presente in strada. Non dovranno, quindi, essere solo gli automobilisti e i motociclisti a dover seguire le regole stradali. Dovranno essere rispettosi degli altri e usare sempre il buonsenso anche i pedoni, i ciclisti e qualsiasi altra categoria di utenti stradali.
Il rispetto dei cartelli stradali, dei limiti di velocità, delle precedenze agli incroci e di tanti altri aspetti ancora, quindi, sarà obbligatorio per tutti. Chi sceglie di spostarsi in bicicletta dovrà, per esempio, essere sempre attento alla propria incolumità e a quella degli altri.
I ciclisti devono mantenere sempre un comportamento consono ai pedali, per evitare di imbattersi in incidenti, in cadute o in altre spiacevoli situazioni. Chi circola in bici e non rispetta le regole potrà essere multato per diversi motivi. Come anticipato, poi, la situazione potrà essere anche peggiore a partire dal prossimo anno. Cosa potrebbe accadere? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Circoli in bici e non rispetti questa norma? Multa salata per i ciclisti
Non saranno, quindi, solo le persone alla guida di un mezzo motorizzato a rischiare di incappare in pesanti sanzioni. Non sarà, per esempio, ammessa la circolazione contromano in bici in presenza di alcune circostanze specifiche. Sarà possibile effettuare questa mossa solo nelle zone a traffico limitato, con il limite di velocità di 30 km/h e in presenza di specifici cartelli.
Non sarà possibile, poi, mettersi in sella alla propria bici dopo aver bevuto. Qualsiasi agente, infatti, potrà fermare un ciclista ed effettuare un test di rilevamento dell’alcol in caso di dubbio.
Le multe potranno essere inflitte ai ciclisti anche in caso di circolazione sui marciapiedi oppure con il cane al guinzaglio mentre si circola. I ciclisti, poi, non dovranno intralciare la circolazione e, se in gruppo, non dovranno circolare mai affiancati e sempre in fila indiana.
Il Codice della Strada prevede multe salate nei casi appena indicati e anche in altre situazioni. In questo articolo, però, vogliamo soffermarci su uno scenario futuro che sta facendo molto discutere. Cosa accadrà nel 2024 nel caso in cui una specifica legge dovesse passare in Parlamento? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle possibili multe inflitte ai ciclisti se non dovessero mettersi in regola.
Il possibile scenario futuro
Multe fino a 400 euro in caso di inosservanza di specifiche regole in bici. Questo è ciò che è emerso nelle ultime settimane, dopo una proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Che cosa ha affermato il leader della Lega sull’utilizzo in futuro delle biciclette? Ecco tutti i dettagli in tal senso.
Se dovesse passare la legge, il Codice della Strada a partire dal prossimo anno potrebbe obbligare i ciclisti a mettersi in regola sotto alcuni aspetti. Facciamo riferimento al fatto di dover assicurare il proprio mezzo, di avere l’obbligo di circolazione con il casco e di dotare la bici di regolare targa.
La proposta di Salvini ha scatenato la rabbia dei ciclisti e di tutte le associazioni nazionali in riferimento ai mezzi a due ruote non motorizzati. Sarebbe, infatti, a detta loro, solo un tentativo messo in atto per far pagare più soldi ai cittadini. Salvini ha spiegato che solo introducendo queste misure sarà possibile migliorare la sicurezza di tutti in mezzo alla strada. Anche questa affermazione è stata smentita dalle associazioni ciclistiche nazionali.
Oltre a queste misure, Salvini ha ipotizzato che le biciclette dovranno essere fornite di regolari frecce per segnalare la svolta. Tali regole varrebbero sia per le bici classiche che per quelle elettriche e a pedalata assistita. La stessa cosa potrebbe accadere anche in riferimento all’utilizzo dei monopattini. Staremo a vedere cosa accadrà in futuro.