Quest’anno molte cose cambiano per i contribuenti italiani e purtroppo non tutte in positivo. Alcuni avranno 5 anni di pensione in meno.

In arrivo cattive notizie per alcuni lavoratori, in particolare per coloro che sono nati in determinati anni. L’inps fa sapere che per alcuni potrebbe esserci un taglio a cinque anni di pensione quando non verranno più applicate le misure per andare in pensione anticipata. Vediamo come stanno le cose e cerchiamo di fare chiarezza!
La 102 è valida fino a tutto il 2023
Fino a tutto il 2023 verrà applicata la Quota 102, ma passato quest’anno anche questa misura scomparirà, come è stato per la Quota 100. Ricordiamo che la Quota 100 permette a coloro che hanno 62 anni di età e 38 anni di contributi di andare in pensione. In questa misura non rientrano però tutti i contributi versati in enti e casse previdenziali privati, le forze armate, i militari, la polizia, la guardia di finanza e i Vigili del fuoco.

Per quanto riguarda la Quota 102, alla quale si può accedere per tutto il 2023, richiede come requisiti 64 anni di età e 38 anni di contributi. La misura è stata messa a punto per chi è nato entro il 1958.
Nella pensione non fanno cumulo redditi derivanti da lavoro subordinato o autonomo e si possono inserire solamente redditi provenienti da lavori occasionali e non oltre 5mila euro all’anno. Se si percepiscono altri redditi oltre al contratto di lavoro, non sono cumulabili con la pensione.
Come già detto, anche questa misura verrà tolta e presto non ci sarà più. Questo comporterà la penalizzazione per alcune categorie di pensionati che potranno perdere anche cinque anni di trattamento. Vediamo quali sono queste categorie.
Brutte notizie per i nati nel 1960: 5 anni di pensione in meno
La Quota 100, come detto prima, è scaduta il 31 dicembre 2021. Il provvedimento permettere a coloro che avevano 38 anni di contributi versati e 62 anni di età di andare in anticipo in pensione. Coloro che hanno beneficiato di questa misura sono stati i pensionati che sono nati nel 1959.
Invece, coloro che sono nati nel 1960 sono stati penalizzati. Questo vuol dire che chi è nato in questa data deve lavorare altri cinque anni per poter andare in pensione. Allo stesso modo, appena scadrà la Quota 102 altri lavoratori verranno penalizzati.

Coma abbiamo visto, questo provvedimento per andare in anticipo in pensione richiede 64 anni di età e 38 anni di contributi. Nello specifico, possono accedere a questa misura coloro come anno di nascita rientrano nel 1958. Questo vuol dire che chi è nato l’anno successivo, anche a distanza di qualche giorno, dovrà lavorare altri tre anni per uscire dal mondo del lavoro.
Il governo intende tutelare pensioni e stipendi
A parte quanto detto e la brutta notizia per coloro che rientrano nelle date di nascita elencate, il lavoro del governo continua ad essere rivolto verso la tutela delle pensioni e degli stipendi, soprattutto a proteggere il loro potere di acquisto.
L’obiettivo è far scendere l’inflazione, calare i costi dei carburanti tagliando le accise, diminuire ulteriormente il cuneo fiscale al fine di far alzare gli stipendi. Come è noto, il governo pone sempre grande attenzione al nodo delle pensioni e le misure previdenziali messe in atto finora sono venute incontro a tante categorie di lavoratori.
Poiché le risorse sono sempre al di sotto di quelle che dovrebbero servire per far fronte alle misure a vantaggio dei contribuenti, è chiaro che prima o poi non vengono rinnovate. Per quest’anno, comunque, alla riforma Fornero verranno affiancate ancora entrambe le opzioni, nonostante è inevitabile che vi siano delle penalità per altre categorie.
Come abbiamo visto, potranno perdere cinque anni di trattamento coloro che per l’anno di nascita non potranno rientrare nelle opzioni.