A Milano studenti in protesta per il caro affitti

Si allarga il numero dei partecipanti all’accampamento di tende in piazza Leonardo da Vinci per protestare contro gli affitti sempre più alti

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Altre tende davanti al Politecnico di Milano. Il motivo è la protesta contro il caro affitti, per il quale i ragazzi chiedono delle vere soluzioni. Di certo cercare alternative in provincia potrebbe essere una soluzione, ma qui si aggiunge il disagio dei mezzi pubblici. Secondo gli studenti non c’ è una rete di trasporto efficiente che possa garantire loro l’arrivo puntuale all’inizio delle lezioni.

E’ iniziato tutto martedì scorso. L’ideatrice della manifestazione è una studentessa che si chiama Ilaria Lamera. Da sola aveva, coraggiosamente, messo la sua tenda di fronte al Politecnico in piazza Leonardo. Il suo intento non era quello di mostrare solo la sua difficoltà, ma rappresentava anche tutti coloro, che come lei, si trovano di fronte ad affitti insostenibili.

Altre tende vicino a quella di Ilaria

Poi, l’altro giorno si sono aggiunte le tende di altri tre da altri ragazzi, e ieri ancora quattro. Oggi smontano tutto, ma è solo l’inizio, questa la voce che corre tra i partecipanti accampati. Ilaria è originaria di Bergamo e la sua iniziativa l’ha messa a dura prova. Come lei stessa racconta in un’intervista, è stato molto difficile rimanere nella tenda durante la notte.

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Non è riuscita a riposare per la presenza dei troppi lampioni e dei tanti rumori, a cui si aggiungeva anche il freddo. Durante la giornata la stanchezza si faceva sentire. A volte aveva difficoltà a rimanere sveglia. Molte le interviste, i video, le chiamate ed i messaggi. Tanto che ha chiesto aiuto ad alcuni compagni dell’associazione della Terna Sinistrorsa per gestire il tutto.

Aveva bisogno di ricaricare le batterie, di riprendersi e ritrovare nuova energia, per cui giovedì notte ha deciso di andare a casa a dormire. Un appartamento trovato dopo molto tempo, nella zona di Città Studi. Un contratto che è iniziato ad aprile e terminerà a luglio per un pagamento mensile di 600 euro.

Soluzioni concrete dalle istituzioni

La sua tenda è rimasta sul prato della piazza sotto il controllo di due associati. Dentro rimanevano felpe e coperte perché, dopo la notte di riposo, Ilaria ci sarebbe tornata per portare a termine la sua protesta. Questa sera, infatti, Ilaria, insieme ai ragazzi che l’hanno sostenuta, toglieranno tende e picchetti così come d’accordo con la Questura.

Le richieste della giovane sono appoggiate sin dall’inizio dalla Terna Sinistrorsa, la quale ha indetto un’assemblea pubblica insieme alla ragazza per motivare l’azione proposta. La protesta, spiega la studentessa di Ingegneria ambientale, è apartitica. Lo speiga chiaramente quando prende in mano il megafono parlando alle molte persone che l’hanno raggiunta.

L’aiuto richiesto necessita di una risposta concreta. I giovani, che siano studenti o lavoratori o pendolari, vogliono interventi concreti. Nella notte tra venerdì e sabato molti studenti universitari, e non solo, hanno fatto sentire la propria voce. Ora la parola passa alle istituzioni perchè rispondano con soluzioni concrete.

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