Una donna di 34 anni ha denunciato il cugino di 15 anni più grande di lei, che oggi lavora come vigile a Milano, per delle violenze subite quando aveva soltanto nove anni.
La donna oggi racconta di essere stata violentata più volte a partire dall’età di nove anni dal cugino, nel seconda metà del 1998.
Dice che ai tempi non si rendeva conto di quanto stava accadendo. Adesso però ha deciso di denunciare i fatti principalmente perché ha paura che possa ripetere lo stesso errore su altre bambine della sua età di allora.
Il racconto della donna di 34 anni, la testimonianza di più violente arriva davanti ai magistrati
La denuncia della 34enne è stata presentata alla Polizia postale ed è stata inviata subito alla Procura. Uno dei magistrati, coordinato con la procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella ha convocato la donna di 34 anni per registrare la testimonianza. Lì ha raccontato ai presenti che gli abusi sono iniziati quando era soltanto una bambina e sono andati avanti fino all’età dell’adolescenza, circa 17 anni. Soltanto allora una volta consapevole, è riuscita ad allontanarlo. Ai tempi lui era già un uomo e lavorava nella polizia locale di Milano.
Ad oggi è consapevole del fatto di avere avuto a che fare per anni con un pedofilo, ciò che le fa paura adesso è che dato il suo mestiere, ha sempre a che fare con le mamme e con giovani figlie. Per questo c’è un rischio abbastanza alto che delle altre persone possano subire tutto ciò che ha subito lei da piccola.
La denuncia non avrà effetti penali, ma la donna ha scelto di rivolgersi alla Polizia per salvaguardare altre bimbe
La donna sa già che la denuncia probabilmente non avrà effetti, dato che i reati sono andati in prescrizione essendo trascorsi parecchi anni da allora ad oggi. Per cui anche se non avrà giustizia, ciò che conta è che qualcuno possa tenerlo d’occhio. Il racconto è agghiacciante, perché la 34enne afferma che il cugino non avrebbe avuto con lei degli atteggiamenti aggressivi nel corso degli anni.
Quando avvenivano le violenza non reagiva perché aveva paura che avrebbe potuto ucciderla usando la sua pistola. Lui non è mai stato cattivo con lei, anzi probabilmente era convinto di avere una relazione con l’allora bambina. A chi le chiede perché non lo ha mai denunciato, risposte di essere stata sempre spaventata dalle conseguenze che avrebbe potuto avere il gesto. Se adesso ha trovato la forza di farlo è stato soltanto grazie al suo psicoterapeuta che l’ha spinta a farlo per evitare che altre bimbe possano vivere la sua stessa esperienza.