Al bagno dell’università di Milano è comparso un cartello inaspettato e allo stesso tempo anche divertente. Scopriamo il messaggio!
Nel corso degli anni sono apparse diverse scritte nei bagni del Politecnico di Milano, alcune delle quali molto divertenti, altre anche profonde. Si tratta di messaggi che lasciano i ragazzi che frequentano l’università, e che ormai vengono considerati vera e propria arte. Uno di questi, scritto di recente, appare davvero insolito.
Le scritte sui muri contengono spesso massima popolari
Scrivere sui muri è corretto? Di certo è una cosa molto frequente, soprattutto nei bagni di scuole e università. I giovani hanno sempre voglia di esternare il loro pensiero e quale miglior modo che usare i muri delle scuole per esprimerlo liberamente?
Poi, quelli dei bagni sono anche più riservati, perché durante i bisogni fisiologici pare che i pensieri vengano espressi ancora meglio. Qualunque sia la motivazione che porta i ragazzi a scrivere sui muri, vero è che le massime riportare possono far sorridere o possono anche far riflettere.
Questo tipo di arte riguarda un po’ tutte le scuole, da nord a sud, e vi sono addirittura istituti in cui i messaggi lasciati nei bagni sono come la street art, non vengono cancellati, ma fanno da decorazione e diventano arte anch’essi.
Pochi si firmano, infatti la maggior parte dei messaggi scritti sui muri delle scuole sono anonimi. Ed è proprio di un anonimo un messaggio curioso ritrovato nei bagni del Politecnico di Milano. Il messaggio stavolta ha strappato un sorriso molto largo, perché manifesta un pensiero che unisce due persone totalmente opposte, una del passato e una del presente. Scopriamo cosa c’è scritto in questo messaggio e chi sono i personaggi a cui fa riferimento.
Un messaggio recente mescola Sun Tzu e Luis Sal: il cartello nel bagno dell’università
Fra i messaggi lasciati di recente nei bagni dell’Università milanese, nello specifico il Politecnico, ha destato sorpresa e stupore quello che fonde insieme Sun Tzu e Luis Sal. Ma chi sono? I più ricorderanno che Sun Tzu è stato un generale e filosofo cinese vissuto tra il V e il V secolo a.C.
Diventato celebre per il libro “L’arte della guerra“, era fermamente convinto che per vincere bisogna conoscere il nemico e se stessi. Su questo principio il filosofo basava la vittoria ed è su questa tematica che ha improntato il suo libro.
Probabilmente si tratta del manuale strategico più antico della storia, che indica come raggiungere la vittoria, studiando i punti di forza e di debolezza dell’avversario, fondamentali per sorprendere il nemico e batterlo.
Chi ha scritto il messaggio sui muri dei bagni dell’università milanese ha citato Sun Tzu e lo ha accostato ad uno dei tormentoni social di questo momento, “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato”. Si tratta del tormentone che Luis Sal lanciò pubblicando un video su Youtube dopo la lite per Muschio Selvaggio con Fedez.
La scritta sul cartello in bagno si riferisce ad una frase attribuita a Gandhi
Anche se chi ha scritto questo messaggio ha citato Sun Tzu, in realtà si riferisce chiaramente ad una frase attribuita a Gandhi. Nello specifico, la frase pronunciata dal Mahatma è la seguente: Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
Questa frase spesso viene riportata come una massima per dire che nella vita bisogna lottare per arrivare alla vittoria, anche se prima si è totalmente ignorati. L’autore anonimo della scritta nel bagno dell’ateneo milanese ha invece scritto la seguente frase: Prima lo dicono alla mamma, poi lo dicono all’avvocato, poi hai vinto.
Non è dato sapere se chi ha scritto questa frase abbia fatto confusione oppure pensa che l’aforisma sia presente nel famoso libro scritto da Sun Tzu. Qualunque sia la verità, sicuramente la massima scritta dal giovane ha fatto sorridere, perché mescolare lo YouTuber Luis Sal al celebre filosofo è davvero esilarante!