Al Palazzolo un laboratorio inclusivo di “street art”

Al Palazzolo si dà il via ad un laboratorio inclusivo di street art che ha avuto inizio martedì 30 maggio, un’idea originale, importante ed interessante rivolta ad una fascia particolare della popolazione e poi a tutta la restante parte.

laboratorio anziani
laboratorio anziani – imilanesi.nanopress.it

Il laboratorio inclusivo è giunto al termine con la realizzazione di un murales, che è stato inaugurato il 1° giugno alle ore 10:00.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Onlus Operazione cuore che si occupa di adolescenti, bambini e anziani, che vivono in condizioni economiche, sociali, psichiche, fisiche e familiari critiche. L’associazione è attiva ormai da diversi anni, a partire dal 2016 ad oggi non si è mai fermata.

L’artista Maupal partecipa attivamente all’iniziativa

L’iniziativa in questione prevede la partecipazione attiva di 10 ragazzi con disabilità che vivono nei centri diurni per disabili e poi ancora dieci persone anziane assistite nelle RSA Don Gnocchi. Con accompagnatori e educatori che ovviamente non li lasciano da soli nemmeno un attimo.

laboratorio
laboratorio – imilanesi.nanopress.it

A dirigere i lavori del laboratorio l’artista Maupal. Questo è il suo nome d’arte ma in realtà il vero nome è Mauro Pallotta. Si tratta di un noto street art Romano, che ha tantissime opere esposte in tutto il mondo in modo particolare a Roma, Miami e Londra. La prima opera in strada, risale al 2014 ed è il Superpop. L’opera ha riscosso parecchio successo.

L’artista, come si può intuire dal nome, l’ha voluta dedicare a Papa Francesco. Maupal, ha creato tantissimi murales fantastici su Papa Francesco, non soltanto uno. Tanto da essere stato ricevuto dallo stesso Pontefice al Vaticano più volte.

Il laboratorio lancia dei messaggi umani ben chiari

Con il laboratorio Milanese si vuole lanciare un messaggio importante che rimane celato dietro l’iniziativa della Fondazione Don Gnocchi. Il messaggio è il seguente: mettersi alla guida degli anziani e dei ragazzi, in qualsiasi condizione essi vivano, può dare dei risultati fantastici. Le otto tele che hanno come protagonisti tutti coloro che si relazionano con i giovani disabili e con gli anziani giornalmente, quindi operatori sanitari, terapeuti, medici ed infermieri ne sono la dimostrazione valida ed evidente.

Si tratta di una sorta di tributo, un ringraziamento rivolto a tutti coloro che si occupano di chi ha bisogno da settimane, mesi o anni. Inoltre l’iniziativa, secondo l’artista ha anche un importante potere terapeutico. Coinvolgere in maniera attiva tutti quanti, stimolando la creatività interiore può dare i suoi frutti. L’artista al termine dell’evento, condurrà anche un laboratorio rivolto a tutti coloro che amano l’arte.

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