Partirà il 29 ottobre la mostra nel Museo Santa Giulia di Brescia la mostra dedicata all’età dei Comuni e delle Signorie.
Dal 29 ottobre e fino al 29 gennaio 2024, il Museo di Santa Giulia di Brescia esporrà la grande mostra che verte sulla storia cittadina. Le sue origini ed i passaggi epocali che l’hanno segnata attraverso i passi evolutivi e la creazione di una specifica identità.
Con 120 opere in totale, che si snodano su un passato che ha anche aspetti inediti o comunque poco conosciuti al pubblico. La mostra si intitola “ La città del Leone. Brescia nell’età dei Comuni e delle Signorie ”.
Si concentra in modo particolare su un tempo cronologico che parte dalla seconda metà del XII secolo, per finire al 1426. Nel 1100 comparvero le prime tracce delle istituzioni civiche comunali.
Nel XIII secolo ci fu l’anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia. Il fine principale della mostra è quello di sensibilizzare la cittadinanza e renderla consapevole delle radici del proprio passato.
Il percorso è presentato al pubblico, per la prima volta, attraverso un racconto avvincente e rivelatore con informazioni uniche. I passaggi tra le diverse forme e strutture degli edifici, mostrano l’identità della città dal punto di vista architettonico.
La piazza centrale è la dimostrazione di questa diversità. Qui ci sono il palazzo del comune e le due imponenti cattedrali. Nell’esposizione generale sono indagate, attraverso i documenti ed altro, le origini che hanno forgiato e poi cambiato, successivamente, molti elementi della città.
Inoltre, sono evidenti alcuni simboli civici che sono arrivati fino ai nostri giorni, come lo stemma del Leone Rampante. Un vero e proprio emblema cittadino che fu reso celebre grazie alla definizione di Leonessa d’Italia.
Nome dato alla città da Carducci nella sua ” Ode alla vittoria “. Volle così esaltare l’eroismo dimostrato dalla popolazione nella resistenza verso l’impero asburgico durante le dieci Giornate.
I culti civici dei santi Faustino e Giovita, delle Sante Croci e della Vergine sono stati al centro della devozione medioevale di Brescia. Ancora oggi definiscono le varie festività nel calendario.
La ricchissima esposizione, oltre ai documenti d’archivio e manoscritti, comprende opere, oggetti di oreficeria, monete, pitture, miniature e sculture. Tutto racconta e testimonia le vicende e le vicissitudini della città e del territorio.
Attraverso tre secoli, che vanno dal 1100 al 1400, che sono stati cruciali per la formazione urbanistica, ma non solo. Durante questo periodo, secondo gli studi più recenti, ci sono stati moltissimi cambiamenti.
Sia a livello sociale che culturale, i quali hanno determinato la profonda trasformazione che ha caratterizzato i tratti unici di Brescia e che sono ancora oggi visibili. Un evento davvero imperdibile soprattutto per i bresciani.