Alessia Pifferi chiede di andare sulla tomba della figlia, arriva il no dei giudici

Ad Alessia Pifferi, responsabile della morte della figlia di 18 mesi, è stata negata dai giudici la possibilità di andare sulla tomba della piccola.

Alessia Pifferi durante l'arresto
Alessia Pifferi durante l’arresto-iMilanesi.Nanopress.it

Nonostante la richiesta di Alessia Pifferi di uscire temporaneamente dal carcere e visitare la tomba della figlia, i giudici le hanno proibito di farlo.

La Pifferi, accusata di omicidio volontario aggravato per premeditazione, è accusata della morte per fame della figlia Diana di un anno e mezzo. Un fatto di cronaca che ha destato molto clamore.

Alessia Pifferi, no dei giudici alla visita sulla tomba della figlia

La difesa della donna ha recentemente depositato istanza alla Corte di Assise di Milano, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ma alla fine è stata respinta.

Alla richiesta si sono opposti anche i PM Rosaria Stagnaro e Francesco De Tommasi. Il tribunale ha stabilito che il tipo specifico di richiesta presentata non rientrava nell’ambito dell’ordinamento penitenziario.

Alessia Pifferi
Alessia Pifferi-iMilanesi.Nanopress.it

A fine luglio si verificò questo dramma, che toccò particolarmente l’opinione pubblica e venne trattato da tutti i mass media.

Alessia Pifferi, 37enne originaria di Crotone, si macchiò di un atto terribile: lasciare la figlia di 18 mesi da sola in casa.

Furono gli inquirenti a scoprire l’atto di abbandono della piccola Diana nell’abitazione situata in via Parea a Ponte Lambro. La donna si era trasferita nel bergamasco per stare con l’allora fidanzato.

“Grave ritardo mentale”: è la tesi degli avvocati difensori

Durante il processo contro la Pifferi, il suo team legale ha sostenuto che era affetta da un grave ritardo mentale che rendeva la sua capacità intellettuale equivalente a quella di un bambino di 7 anni.

Di conseguenza, l’argomentazione della difesa è stata quella di aver messo una bambina nelle mani di una bambina, come affermato dallo stesso avvocato della 37enne, Alessia Pontenani.

Gli ultimi accertamenti psichiatrici effettuati dai medici del carcere di San Vittore e i pareri di parte hanno portato a tale conclusione la Pontenani, presentata nell’ultima udienza del 16 maggio.

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