Alessia Pifferi e la lettera per la figlia Diana: “Vorrei fosse solo un brutto sogno”

Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire sua figlia Diana da sola in casa, dal carcere scrive una lettera in cui si pente di ciò che ha fatto. Ecco le sue parole.

Scrivere una lettera
Scrivere una lettera – IMilanesi.it

Una tragedia, una mamma che ha abbandonato sua figlia di un anno e mezzo da sola, lasciandola morire di stenti. È questa la nota vicenda di Alessia Pifferi, 37 anni, che è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Ed è proprio da lì che Alessia scrive una lettera, condivisa da una televisione locale, in cui dedica i suoi pensieri disperati alla piccola Diana.

Alessia Pifferi ricorda sua figlia Diana: le sue parole

Era il 21 luglio 2022 quando la piccola Diana Pifferi è stata ritrovata senza vita, abbandonata a casa da sola da mamma Alessia per ben 6 giorni.

Foto della piccola Diana Pifferi
Foto della piccola Diana Pifferi – IMilanesi.it

La mamma, 37 anni, l’ha abbandonata partendo per una vacanza con il suo compagno, ignaro di tutto. Diana viene lasciata sola in un lettino da campeggio, con un biberon e nient’altro.

La donna è, ovviamente, stata arrestata per omicidio volontario e la sua situazione peggiora di mese in mese: Alessia era completamente lucida quando ha lasciato sua figlia da sola, come testimoniano le perizie mediche e psicologiche, quindi avrebbe deliberatamente ucciso la piccola Diana.

Ma ora, dal carcere, arriva una lettera da parte di Alessia, condivisa dall’emittente locale Telelombardia. La donna esprime a parole quello che, apparentemente, sente, la sua disperazione e la mancanza della piccola Diana:

Mia figlia mi manca da morire ed il dolore è molto forte ed intenso; ogni volta che chiudo gli occhi spero che tutta questa situazione sia solo un brutto sogno ed invece mi sveglio in carcere e mia figlia non c’è più

In questa lettera, Alessia continua raccontando la sua vita con Diana, quando si addormentava vicino a lei e quando giocavano insieme. Secondo la donna, solo lei può conoscere la sua sofferenza e il trauma che sta vivendo.

Vorrei tanto tornare indietro se si potesse soltanto per riavere con me mia figlia

Alessia Pifferi nella lettera racconta di aver sempre lavorato, per poter portare a casa un po’ di soldi, facendo i mestieri più disparati. Una donna normale, a quanto sembra, che faceva di tutto per portare a casa soldi per vivere e per far stare bene sua figlia.

Ma l’epilogo di tutta questa vicenda, però, non è stato proprio felice: la piccola Diana non c’è più e ora Alessia dovrà scontare il carcere e attendere ancora la sua sentenza definitiva.

L’interrogatorio di oggi, 4 novembre

Proprio oggi, Alessia Pifferi verrà interrogata dal Tribunale, per il filone dell’indagine che la vede indagata insieme a un uomo di 56 anni, accusato di corruzione di minorenne.

L’indagine è, infatti, nata dopo che sono state ritrovate alcune chat, in cui si evincevano alcuni abusi fatti sulla piccola Diana.

Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Alessia avrebbe mostrato le foto di sua figlia ad alcuni uomini, che l’avrebbero pagata per avere rapporti con lei.

Tutto questo verrà approfondito oggi, 4 novembre, nell’interrogatorio guidato dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro, che hanno portato avanti l’inchiesta.

Impostazioni privacy