Anturio rigoglioso, se fai questo lo moltiplichi all’infinito senza prendere 1 euro

L’anturio è una delle piante più amate da qualsiasi donna, è colorata, facile da curare e da riprodurre pur non avendo un giardino o uno spazio aperto dove farla  crescere.

Anturio rigoglioso
Anturio rigoglioso – Imilanesi.Nanopress.it

Si tratta di una pianta adatta all’appartamento, per questo è molto diffusa oltre che tanto apprezzata per i suoi bellissimi fiori.

Nonostante sia semplicissima, la pianta originaria delle zone tropicale, è considerata tra le più belle in assoluto.

Le caratteristiche dell’anturio

La caratteristica principale dell’Anthurium è la foglia rovesciata di colore rosso acceso, seguita da una spiga allungata che ha dei fiori ermafroditi. In natura sono presenti 500 specie diverse di vario colore e di varia forma, ad ogni modo sono tutte bellissime.

Gli steli possono raggiungere 10 cm di altezza, possono essere utilizzati per realizzare bouquet di fiori raffinati. Prima di acquistare una pianta di Anthurium, bisogna considerare le condizioni climatiche di casa propria o della zona in cui si vive.

In linea generale ha bisogno di molta luce, di acqua nei limiti ma tanta umidità che le consente di resistere e di vivere a lungo. Per quanto riguarda la potatura, vanno semplicemente eliminate le foglie secche, non c’è bisogno di fare altro.

Poi è importante sapere che è una tossica per cui se si hanno animali in casa bisogna tenerli lontani più che si può.

Come curare la pianta per far sì che cresca al meglio

Per vivere bene al 100% la piantina ha bisogno di umidità e di terriccio così composto: torba, sabbia e terra da giardino. Va posizionata al riparo dalle correnti di aria, esposta al sole ma non in maniera diretta che altrimenti la uccide.

In inverno l’anturio non dovrebbe mai essere lasciato fuori se ci sono 15 gradi o meno, per cui se ne deduce che non è una pianta che può essere lasciata in giardino oppure sul davanzale della finestra o in balcone. Anche gli sbalzi di temperatura possono essere pericolosi o fatali.

Per quanto riguarda l’acqua si può annaffiare due volte al giorno se c’è molto caldo o una volta ogni 2-3 giorni in inverno, senza esagerare. Si consiglia di versare l’acqua direttamente nel sottovaso per evitare di farla andare direttamente sopra.

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Questo metodo per quanto possa essere il più diffuso, può uccidere le piantine, qualunque esse siano. Per cui se si ha quest’abitudine, è meglio cambiarla nel breve tempo. Se si è indecisi e non si sa se è il caso di dare dell’acqua o no, basta osservare la pianta.

Se le foglie stanno ingiallendo allora significa che la pianta necessita di acqua, se si vuole avere una prova ulteriore si consiglia di mettere il dito dentro la terra, se è umida allora non è necessario. Se è asciutta meglio bagnarla un po’.

Moltiplicazione dell’anturio ecco come procedere

Ed ecco che si passa alla moltiplicazione della pianta, argomento che interessa ai più. D’altronde chi non vorrebbe avere l’anturio in grandi quantità da regalare senza spendere un euro o semplicemente da mettere in bella vista sul balcone o sul terrazzo?

Se si vuole moltiplicare l’anturio all’infinito senza spendere un solo centesimo, si deve dividere per cespi. Quindi si bagna il terriccio, si estrae la pianta afferrandola per la base facendo attenzione a non rompere le sue radici.

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Poi si separano alcune zone con 3 o 5 foglie ciascuna, ogni piantina va messa in un vaso con torba, terriccio e sabbia. 3 parti di torba, due di terriccio e una di sabbia, si espone la pianta al sole vaporizzandola ogni tre giorni ed ecco finito.

Metodo della talea

Se invece si vuole utilizzare il metodo della talea che è ugualmente semplice, si prendono delle piccole parti della pianta e si sistemano dentro un cassetto con il terriccio composto da 3 parti di torba e due di terra.

Poi si preme delicatamente, si annaffia e si  aspetta qualche giorno. In poche settimane la pianta sarà bellissima pronta per essere regalata. Per ottenere buoni risultati nel breve tempo, si deve lasciare la pianta in una stanza dove ci sono almeno 20 gradi. 

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Poi va bagnata ogni 3-4 giorni senza esagerare con le dosi e infine eseguire il rinvaso ogni 2-3 anni. In realtà il tempo è soltanto indicativo, perché per non sbagliare basta soltanto osservarla. Più cresce più necessita di un vaso grande che possa accoglierla.

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