Area B, fallisce la ZTL: cala lo sharing, aumenta il traffico privato

Area B: decretato il fallimento della ZTL e il calo dello sharing, a favore del traffico privato. Ecco tutti i dati comunicati dall’AMAT. 

Milano Area B
Milano Area B – imilanesi.nanopress.it

L’agenzia mobilità ambiente e territorio di Milano mostrano come l’Area B abbia subito un sonoro fallimento. Rispetto al 2019, gli ingressi nella ZTL sono incrementato, rispetto all’anno 2019. Il flop si è verificato mesi prima che fosse attuata la stretta sulle auto Euro 2 e diesel euro 5. Ecco lo scenario che si è venuto a delineare, in seguito alle nuove disposizioni e anche come effetto di due anni di pandemia di Coronavirus, che hanno profondamente cambiato il modo dei cittadini di spostarsi all’interno del contesto urbano.

Area B, fallimento della ZTL: aumenta il traffico privato

L’Amat ha comunicato che si è registrato un drastico fallimento del’Area B, anche prima che le auto diesel euro 5 e quelle a benzina euro 2 fossero messe al bando.

Gli ingressi nella zona a traffico limitato, infatti, sono incrementati rispetto al 2019 del 15% al giorno. In alcuni casi, si sono raggiunti picchi del 20%. Il paragone tra gli anni è effettuato, escludendo il 2020, anno della pandemia.

Nell’area C, gli ingressi, invece, sono diminuiti: si tratta di una zona dove l’entrata è consentita previo pagamento di un biglietto. Pertanto, le entrate sono diminuite del 5-7%. In totale, dunque, si contano 650 mila accessi. In calo, inoltre, i servizi di sharing, sia per quanto riguarda le auto che le biciclette: nel primo caso, di circa il 45%, nel secondo, invece, del 25% circa.

Milano Area B, installazione videocamere
Milano Area B, installazione videocamere – imilanesi.nanopress.it

Le tendenze post-pandemia

Anche se, dall’inizio del mese di ottobre, gli accessi in Area B hanno subito un calo, si tratta comunque di una diminuzione modesta, stimata al 2%, secondo quanto riferito da Arianna Censi, assessora alla Mobilità.

Dopo la pandemia, si è registrata una certa propensione dei cittadini ad usare le proprie vetture per spostarsi. Tali automobili si fermano nelle aree semicentrali e, per questo motivo, peggiorano la qualità dell’aria. Il centro storico, invece, resta un posto esclusivo, frequentato principalmente dalle élite.

Diminuisce, inoltre, l’uso di parcheggi d’interscambio, visto che – in gran parte – sono sorvegliati dalle telecamere installate agli accessi dell’Area B.

Inoltre, c’è da considerare anche il fatto che la città sta perdendo il suo carattere inclusivo a causa degli aumenti vertiginosi degli affitti, che non incitano le persone a scegliere di trasferirsi in città. Non tutti, infatti, possono permettersi di sostenere determinati costi, spesso legati a case piccole, ma molto esose.

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