A Lecco un giovane di 29 anni è stato arrestato, per la seconda volta, perchè maltrattava i genitori con i quali conviveva
Il fatto è accaduto il 4 maggio scorso. La Polizia di Stato di Lecco – Squadra Mobile, ha arrestato un ragazzo di 29 anni a Lecco. Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecco ha emesso una misura cautelare della custodia in carcere. Il giovane, di nazionalità italiana, dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.
Il 29enne, infatti, conviveva ancora con i genitori, i quali, secondo le ricostruzioni dei fatti, avrebbero subito abusi fisici e psicologici da parte del loro figlio. La Procura della Repubblica di Lecco, che ha coordinato le indagini, ha consentito alla polizia della squadra mobile di accertare che il figlio ha avuto una condotta violenta e minacciosa nei confronti dei genitori.
Seconda misura cautelare
Purtroppo la situazione andava avanti da anni. Ad un certo punto i due genitori, al limite della sopportazione, avevano deciso di lasciare la propria abitazione, quando le autorità sono intervenute arrestando il figlio. E’ la seconda misura di custodia in carcere emessa nei confronti del 29enne dall’inizio di quest’anno.
I suoi reati rientrano nell’alveo della disciplina prevista dal codice rosso. La legge 19 luglio 2019 n. 69 tutela i soggetti ritenuti più deboli che subiscono violenze all’interno delle mura domestiche. La legge, chiamata Codice Rosso, prevede l’introduzione di una corsia veloce per le denunce e le indagini che riguardano gli atti di violenza verso bambini, donne e anziani.
La polizia giudiziaria, una volta venuta a conoscenza del reato, riferisce subito al pubblico ministero, anche in forma orale. Il pm, entro 3 giorni, deve assumere informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato. I tre giorni sono un termine imprescindibile, ma può essere prorogato solo in presenza di esigenze di tutela minori o riservatezza delle indagini.
Con questo provvedimento le pene inflitte ai colpevoli sono più dure. Nel caso in questione, nei confronti del 29enne la procura aveva già eseguito una misura cautelare, sempre in codice rosso, nel febbraio di quest’anno. Gli atti violenti da pate del giovane 29enne, nel momento dell’arresto, non erano rivolti ai genitori, ma all’ex moglie.
Maltrattamenti a famigliari in forte crescita
I maltrattementi, sia fisici che psicologici, all’interno delle mura domestiche, in questi ultimi anni sono, purtroppo, in aumento. Le statistiche mostrano che questi casi si verificano con maggiore frequenza tra gli adolescenti di sesso maschile. In genere le madri sono le vittime prescelte per il loro comportamneto violento.
Il termine utilizzato in psicologia è sindrome dell’imperatore. Sembra, secondo gli esperti, che ci sia in loro qualcosa che li porta a sentirsi al centro del mondo. Esercitano, così, un certo potere sui genitori trattandoli come se fossero schiavi o, comunque, dipendessero dai figli. In genere sono dei narcisisti che pensano di avere più diritti di qualsiasi altra persona.
Dietro ad un figlio che maltratta i genitori, di solito, ci sono state delle carenze educative. Al di là delle motivazioni che vanno sempre prese in considerazione analizzando una situazione alla volta, è possibile prevenire o curare la persona in questione. E’ importante rivolgersi ad un bravo professionista e coinvolgere tutti i membri della famiglia.