Neonati abbandonati. Una neonata è stata lasciata fuori dal pronto soccorso dell’Ospedale di Sesto San Giovanni. L’abbandono risale allo scorso 5 maggio ma la notizia è stata rilasciata solo adesso. É il terzo caso in due mesi
Un triste e preoccupante trend sembra essere in atto nella città di Milano. Si registra, infatti, un nuovo caso di neonata abbandonata dalla madre in prossimità del pronto soccorso dell’Ospedale di Sesto San Giovanni. Questo episodio rappresenta il terzo caso simile avvenuto in soli due mesi, evidenziando una problematica sociale profonda che necessita di attenzione immediata.
Il primo episodio risale al giorno di Pasqua. La storia del piccolo Enea ha commosso l’Italia. É stato trovato nella “culla per la vita” della clinica Mangiagalli di Milano. Ha già trovato una famiglia e il suo nome è stato combiato per assicurargli la giusta privacy. Pochi giorni dopo, si è verificato un altro caso, con una bambina portata all’ospedale Buzzi poche ore dopo il parto avvenuto in uno stabile dismesso. La madre che ha deciso di non riconoscerla.
Neonati abbandonati, terzo caso nel milanese nell’arco di pochi mesi
Anche in questo terzo caso, la neonata è stata partorita al di fuori del contesto ospedaliero . Presumibilmente la madre l’ha poi lasciata dentro una scatola di cartone, posizionandola in una stradina interna del presidio ospedaliero di Sesto San Giovanni, non lontano dal pronto soccorso. Fortunatamente, qualcuno ha tempestivamente scoperto la bimba che è stata presa in carico dai medici e dagli infermieri. Le hanno fornito le cure necessarie dopo le ore trascorse fuori dalla struttura in stato di abbandono e le hanno dato il nome di Amelia.
L’ospedale di Sesto San Giovanni ha provveduto al trasferimento della neonata nella stessa giornata all’ospedale Niguarda, un centro specializzato nel prendersi cura di bambini abbandonati o in difficoltà. Qui, Amelia sarà sottoposta a ulteriori esami medici e psicologici per assicurarsi del suo stato di salute e garantirle il migliore futuro possibile.
Questi tristi episodi mettono in luce la necessità di affrontare il problema dell’abbandono dei neonati con maggiore impegno e risorse da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso. È fondamentale creare una rete di sostegno e prevenzione, offrendo alle madri in difficoltà le risorse e l’assistenza necessarie per affrontare le situazioni di stress e disagio che possono portarle a compiere scelte così tragiche.
Le culle per la vita, presenti in diversi ospedali, sono un primo passo importante per dare alle madri una via sicura e legale per consegnare i propri neonati in affidamento, evitando il tragico destino dell’abbandono. Tuttavia, è evidente che è necessario fare di più per sensibilizzare la società sui problemi legati alla maternità e per garantire alle madri un adeguato supporto.
L’appello del sindaco di Sesto San Giovanni
Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, si è rivolto alla madre della piccola lanciando un appello, affinché ci ripensi. Se ha preso questa difficile decisione per motivi di indigenza, sarà il Comune a darle sostegno.
La storia di Amelia e degli altri neonati abbandonati richiama l’attenzione su un’emergenza sociale che non può essere ignorata. È necessario promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione, migliorare l’accesso a servizi di assistenza per le madri in difficoltà e lavorare a stretto contatto con le istituzioni per sviluppare politiche efficaci che proteggano i diritti e il benessere dei neonati.
Solo attraverso un approccio olistico e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti sarà possibile invertire questa tendenza all’aumento dei casi di neonati abbandonati, garantendo a tutti i bambini il diritto ad una vita dignitosa e piena di opportunità.