Sono sempre di più gli sportelli del Bancomat a chiudere un po’ in ogni zona d’Italia. Cosa potrebbe succedere in un futuro non troppo lontano? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Se sei ancora una persona che ama utilizzare i soldi contanti, è bene che tu sappia che presto questa “usanza” potrebbe finire. Sono sempre di più, infatti, le persone che scelgono di effettuare i propri pagamenti in modo elettronico. La circolazione del denaro contante, quindi, sta drasticamente calando.
Come conseguenza, inoltre, c’è anche la progressiva chiusura di tanti sportelli bancomat nel nostro Paese. Stando agli ultimi dati, sono ben 2 mila e 800 i Comuni italiani sprovvisti di qualsiasi sportello per il prelievo dei soldi contanti. Un qualcosa che non va giù a tante persone anziane, non abituate ai servizi elettronici.
La chiusura di tanti sportelli bancomat e ATM si fa sentire in Italia. Solo nel 2021, infatti, si sono registrate ben 1.831 chiusure degli sportelli nelle varie zone del nostro Paese. Si è passati, quindi dai 23 mila e 481 sportelli attivi del 2020 ai 21 mila e 650 sportelli presenti nel 2021. I dati del 2022 dovrebbero confermare questo trend di netta discesa.
Che cosa accadrà, quindi, in futuro? Entro quale data i prelievi di contante potrebbero essere realmente “banditi”? Ecco tutti i dettagli su questa situazione.
Il denaro contante si riduce, cosa potrebbe succedere presto? Ecco tutte le informazioni
Il processo di passaggio dal contante ai pagamenti elettronici è in atto già da tantissimi anni. Carte di credito, carte di debito, prepagate e tante app che permettono di gestire le proprie risorse direttamente da casa o dal proprio smartphone, la fanno ormai da padrone.
Tutti i negozi e le attività commerciali hanno l’obbligo di avere il POS. Tutti quanti, quindi, possono scegliere se effettuare le proprie spese pagando in contanti o in modo elettronico. Le carte dispongono della modalità contactless, in modo tale che il tutto venga reso pratico sempre di più. Inoltre, diverse app permettono di effettuare i pagamenti in modo veloce e, soprattutto, sicuro.
La minore circolazione di contanti è l’opzione sempre più caldeggiata dai vari Paesi mondiali, in modo tale da ridurre al minimo l’evasione fiscale e altre truffe. Anche per il singolo cittadino, inoltre, possedere sempre più meno contanti in tasca o nel portafoglio potrebbe essere un vantaggio. A cosa ci riferiamo?
Girare con tanti soldi in tasca è sempre un rischio. La riduzione della circolazione della moneta riduce, infatti, il rischio che si possano subire rapine o altre truffe. Cosa sta per accadere ai vari bancomat? Scopriamo la situazione e una data che presto si avvicina.
Che cosa potrebbe cambiare presto? Ecco tutti i dettagli sui bancomat e sui prelievi
In ogni regione, specie al Sud, la chiusura degli sportelli bancomat è sempre più netta. Le generazioni di oggi sono particolarmente favorevoli a una minore circolazione di contanti. Gli anziani, invece, non sono abituati al cambiamento e guardano con scetticismo a questa trasformazione.
L’Italia si sta adeguando sempre più ai Paesi che hanno già abbandonato radicalmente l’utilizzo del contante. Anche nel Belpaese, quindi, l’utilizzo della moneta elettronica si sta facendo sempre più strada. I pagamenti risultano essere tracciati e non c’è alcun rischio di frodare lo Stato. Tantissimi servizi digitali, inoltre, consentono di gestire in ogni luogo e momento la propria situazione finanziaria.
Il rischio di subire furti e truffe, inoltre, è ridotto al minimo. Come anticipato, nei prossimi anni la situazione andrà sempre più verso una maggiore riduzione del contante. Gli sportelli bancomat alla lunga saranno destinati a essere chiusi. Non c’è una data precisa in tal senso. Sono in molti, però, a credere che entro 10 o 15 anni nessuno più utilizzerà i soldi contanti.
Come detto, in alcune regioni del Sud la situazione è davvero emblematica in tal senso. In Calabria, per esempio, sono attivi in media solo 18 sportelli bancomat ogni 100 mila abitanti. Le conseguenze sono le tante file presso i vari sportelli. Un modo per disincentivare l’uso del contante, facendo cambiare idea a chi ancora non si fida dei servizi di pagamento elettronici.