Fai attenzione perché c’è una novità per quanto riguarda il bancomat. Se non viene rispettata scatta una multa di 30 euro subito. Ecco di cosa stiamo parlando.
Negli ultimi anni le carte di credito, bancomat e altre carte sono sempre più comuni. Anche in Italia sono più diffuse e questo fenomeno spinge verso l’abbandono dei soldi in contanti. A spingere in questa crescita anche parte dei governi da Conte, Draghi e infine l’ultima insediata, la Meloni.
Questi governi hanno introdotto una serie di provvedimenti che erano volti a cambiare le abitudini dei cittadini italiani verso l’utilizzo dei soldi. Ad esempio dal sistema di Cashback introdotto nel 2020. Si trattava di un app, IO, che rimborsava il 10% di spese fatte in negozi fisici e pagate con POS.
Si poteva chiedere un rimborso fino a 1500 euro avendo indietro così 150 euro. È solo uno degli esempi che possiamo fare e che ha portato all’introduzione di una nuova multa per chi non rispetta una regola fissata per il bancomat. Di seguito ti daremo tutte le indicazioni necessarie.
Nuova multa di 30 euro: ecco perché la ricevi
Come abbiamo detto si sta spingendo sempre di più all’utilizzo delle carte di credito e all’abbandono del contante. Dietro questa scelta c’è sicuramente una delle più grandi battaglie politiche che da parecchi anni è combattuta. Parliamo dell’evasione fiscale e proprio per questo si è deciso di limitare l’uso del contante.
Partiamo con un limite di 3 mila euro che era stato poi abbassato a mille euro. La decisione del Governo della Meloni è stata però quella di rialzare la soglia a 5 mila euro. Ci sono però altri metodi introdotti per combattere questa battaglia che ci sono e per cui è stata introdotta una nuova multa.
Per combattere quindi l’evasione fiscale è stato deciso che i commercianti hanno l’obbligo di far pagare con carta. Devono quindi dotarsi di un POS per poter effettuare questi pagamenti e non possono in alcun modo rifiutarsi in quanto per loro scatta poi una multa del valore di 30 euro più la percentuale della cifra dovuta.
Si tratta di un’introduzione che spinge verso l’evasione fiscale in modo che vengano emessi tutti gli scontrini in quanto il pagamento con carta è tracciabile. Non c’è un minimo per pagare con carta. Anche un semplice caffè può essere pagato infatti con la carta e i commercianti non possono rifiutarsi.
C’è da dire che i commercianti si sentono messi alle strette dopo la crisi economica che ha colpito il Paese e le dure spese che già devono sostenere. Un altro problema resta però come dimostrare che il commerciante non ha voluto far pagare un cliente con la carta di credito.
Ci sono perplessità su questo punto. In teoria dovrebbe essere il cliente a chiamare un pubblico ufficiale e riferire l’accaduto e di conseguenza far multare il commerciante. A quel punto però serviranno delle prove che dimostrino che quest’ultimo si sia rifiutato. Non è quindi così semplice come sembra.