Un bimbo di 4 anni si ustiona con l’acqua bollente alle gambe e all’addome. Trasportato al pronto soccorso, non versa in pericolo di vita.
Ieri mercoledì 7 giugno, un bambino di quattro anni ha subito gravi ustioni alle gambe e alla regione addominale.
Le cronache indicano che l’incidente è avvenuto a Germignaga, in provincia di Varese sul Lago Maggiore, mentre il bambino era in casa.
A quanto pare, una pentola di acqua bollente che si trovava sul fornello è stata accidentalmente rovesciata sul bimbo.
Bimbo di 4 anni si ustiona con l’acqua bollente
Dopo aver allertato i soccorsi, è prontamente arrivato sul posto un mezzo medico del 118, accompagnato da un elicottero sanitario partito in stato di emergenza, oltre che da un’ambulanza inviata da Padana Emergenza.
Il bambino è stato curato in loco prima di essere trasportato al pronto soccorso di Luino. Dopo aver consultato i professionisti medici, è stata presa la decisione di trasferire il bambino all’ospedale Buzzi di Milano per ulteriori cure.
Se l’acqua bollente fosse venuta a contatto con la sua pelle, avrebbe potuto provocargli gravi ustioni di secondo grado, in particolare nella regione addominale. Fortunatamente, il bambino non era in pericolo di vita.
Ustioni molto comuni nei bambini
Le ustioni sono lesioni della pelle causate dall’esposizione a vari agenti fisici e chimici, come radiazioni, calore, elettricità e acidi.
Nel caso dei bambini, i tipi più diffusi di ustioni sono causati da liquidi bollenti, inclusi ma non limitati a acqua, caffè, tè, zuppe e olio.
Inoltre, le ustioni possono derivare anche dal contatto con oggetti estremamente caldi o roventi, come ferro, vetro da forno e pentole.
Le ustioni causate da fiamme libere, inclusi accendini, caminetti e stufe, sono relativamente rare.
La maggior parte degli incidenti di questa natura si verifica in famiglia, con la cucina che è un luogo particolarmente comune.
In termini di frequenza, gli arti superiori, il torace e il viso sono le parti del corpo maggiormente colpite.
I bambini sotto i quattro anni costituiscono oltre il 70% delle vittime di ustioni, con i maschi che rappresentano circa il 60% del totale.
Il periodo di maggiore pericolo per i bambini piccoli inizia intorno ai nove mesi di età quando iniziano a gattonare, iniziando la loro esplorazione indipendente del loro ambiente domestico.
Il maggior numero di incidenti si verifica quando il bambino ha circa un anno e la sua altezza media è di 75 cm, che gli consente di raggiungere senza difficoltà tavoli, piani di lavoro e fornelli.
Il ricovero in ospedale a causa di ustioni è un evento comune tra i bambini, con quelli più piccoli che sono più suscettibili.
Le forme gravi di questa lesione sono particolarmente complesse e possono interessare tutto il corpo, ponendo un rischio significativo per la vita del paziente.
Cosa fare in caso di ustioni
Quando si tratta di ustioni lievi, è possibile il trattamento direttamente a casa. Tuttavia, è importante ricordare che le ustioni sono particolarmente suscettibili alle infezioni.
Per auto-medicare correttamente un’ustione, è essenziale adottare determinati passaggi.
Per evitare di traumatizzare la zona lesa, si consiglia di rimuovere qualsiasi indumento o accessorio, come anelli, bracciali o collane, senza toccare o sfregare la pelle ustionata.
Per alleviare il dolore di una ustione, si consiglia di raffreddare l’area interessata con acqua fredda. È importante continuare questo processo fino a quando il dolore non si attenua.
La temperatura fredda ha un effetto benefico sulla riduzione del dolore e aiuta anche a fermare il processo dannoso che si verifica all’interno della pelle anche dopo che la fonte di calore è stata rimossa.
Per garantire una corretta igiene, si consiglia di utilizzare un antisettico analcolico per il lavaggio.
Per accelerare il processo di rigenerazione della pelle, applicare garze medicate infuse con materiali disinfettanti e curativi sulla zona interessata.
Un’altra opzione è utilizzare pomate mirate che contengono gli stessi componenti attivi della garza.
Per mantenere pulita la zona interessata, si consiglia di coprirla con una garza sterile e fissarla con cerotti o bende.
Nel caso in cui sia necessario, al bambino si può dare un antidolorifico come il paracetamolo. Si consiglia di far esaminare l’ustione dal pediatra presente entro 2-3 giorni.