Bonus famiglia, oggi a causa della crisi decidere di mettere su famiglia, non è cosa da tutti perché le spese sono veramente troppe ed è difficile affrontarle tutte, riuscendo ad arrivare senza troppi disagi alla fine del mese.
Non tutti scelgono di fare figli proprio perché ogni figlio richiede cura e assistenza, soprattutto una volta arrivati all’età scolastica le spese arrivano una dietro l’altra e non riuscire a gestirle o ad affrontarle è veramente un disastro. Proprio per questo motivo è subentrato lo Stato che ha messo a disposizione dei bonus famiglia pensati per le attività extra scolastiche, consentendo ai giovani di praticare sport senza pesare sulle casse dei genitori.
L’INPS soprattutto quest’anno dopo il covid, la pandemia e la guerra, forse a causa dei vari rincari, ha deciso di correre in soccorso di tutte quelle famiglie che necessitano di supporto economico. Lo sta facendo con delle prestazioni che sostituiscono gli assegni familiari di un tempo e alcuni bonus.
Bonus famiglia racchiusi nell’assegno unico, ecco cosa è cambiato
I bonus famiglia sono racchiusi nell’assegno unico che viene pagato al genitore tramite bonifico oppure con un accredito sull’IBAN a partire da marzo 2022. Per riceverlo bisogna presentare domanda, l’erogazione va da marzo fino a febbraio.
L’assegno unico spetta alle famiglie che hanno figli a carico a partire dalla nascita fino ai 21 anni di età. Per quanto riguarda le famiglie con figli maggiorenni, queste possono ricevere i soldi soltanto in caso di frequenza di un corso di studio, universitario o professionale, in caso di svolgimento di un tirocinio, oppure di registrazione come disoccupato alla ricerca del lavoro.
Infine si ha diritto a ricevere il bonus famiglia anche se si hanno figli disabili a carico. Peraltro, in questo caso non ci sono limiti di età.
Presentare domanda, ecco come fare e quali sono i requisiti richiesti
Quando si presenta la domanda, si possono richiedere i pagamenti a partire da marzo fino al 30 giugno 2022. L’importo varia in base all’ISEE. Per esempio si può ricevere un massimo di €175 per un figlio, con ISEE fino a €15000. Oppure €50 per un figlio con ISEE pari oppure superiore a €40.000.
Poi, sono anche previste delle maggiorazioni che variano in base alle situazioni familiari. Quindi per esempio, l’assegno unico cambia se ci sono per esempio figli disabili nel nucleo familiare oppure figli minori che hanno tutti e due i genitori con reddito da lavoro.
Bonus mamma, cos’è e come funziona
Non finisce qui, perché a questi bonus famiglia, si associa anche il bonus mamma, che non ha niente a che vedere con i bonus del passato. Questo riguarda la maggiorazione di €20 per l’assegno unico mensile. Significa che tutte le mamme che hanno un’età inferiore a 21 anni, ricevono 20 euro in più.
In pratica, senza avere diritto al bonus mamma una qualunque donna o famiglia, riceve €175 rientrano nell’Isee da 15 mila euro al massimo. Nelle stesse condizioni economiche, una famiglia in cui la mamma ha meno di 21 anni, percepisce un importo di €195 al mese.
Una vera e propria rivoluzione cambia le carte in tutta Italia
L’assegno unico per i figli fino a 21 anni di età ha rivoluzionato tutto in Italia. Da marzo, non ci sono più gli assegni familiari, né tanto meno i bonus o i premi alle nascita. Tutto è stato sacrificato in favore dell’assegno unico, che raccoglie tutti i benefici pensati per ogni famiglia in un’unica soluzione mensile.
Al momento non è possibile dire per quanto l’assegno unico ci farà compagnia, se è destinato a rimanere oppure a fallire come già successo in passato con tutti gli altri bonus. Per il momento non ci resta che godere del pieno supporto che l’Inps e lo Stato hanno scelto di fornire a chi ha bisogno.