A partire dal 25 giugno chi vive o lavora a Milano può chiedere sconti per viaggiare mediante Maas Operator. Si tratta dell’acronimo che sta per Moblity as a Service.
Durante la fase di sperimentazione Palazzo Marino ha stanziato più di 1 milione di euro per incoraggiare i milanesi e non solo a spostarsi utilizzando i mezzi di trasporto non propri.
Ci sono alcune persone che possono presentare già da adesso la domanda sul sito del Comune.
Bonus MaaS Operator, chi lo può usare, a chi è riservato
L’accesso al Bonus MaaS Operator è riservato soltanto agli studenti universitari, ai residenti e ai fuori sede. Sono inclusi i lavoratori non residenti che lavorano nelle aziende che hanno almeno 500 dipendenti, purché queste abbiano la loro sede a Milano. Per i residenti il contributo viene applicato soltanto ai genitori che hanno figli sotto i 4 anni, poi alle donne in gravidanza e alle persone con disabilità. Sono interessati i residenti in possesso di veicoli, che usano le auto in divieto di circolazione, rispetto alle ZTL ambientali come per esemio l’Area B e l’Area C.
Coloro che potranno beneficiare del Bonus MaaS Operator potranno usufruire del voucher nominativo per ottenere degli sconti fino al 50% per l’acquisto dei pacchetti di mobilità firmati con MaaS Operator aderenti alla convenzione comunale. Si fa riferimento ad ACI Infomobility S.p.A, myCicero S.r.l., UnipolTech S.p.A., URBANNEXT SA, WeTechnology S.r.l
Ecco a quanto corrisponde il bonus MaaS e perché si è pensato di sperimentarlo
Per quanto riguarda il bonus iscrizione questo è del valore di 10 euro e si può utilizzare su tutte le piattaforme selezionate fino ad un massimo di cinque. Il bonus mensile va dai 20 ai 40 euro in base alla categoria di utente. Questo può essere speso progressivamente su tutte le piattaforme MaaS a cui il cittadino risulta essersi iscritto in precedenza. Il bonus è valido fino a massimo 250 euro ad utent.
Si specifica che mediante i fondi del Pnrr il Comune di Milano vuole provare a stimolare il servizio MaaS per coinvolgere una platea ampia di utenti che lavorano e vivono in città. Si parla di 5mila utenti che fanno uso di mezzi privati. Quella che è stata avviata a Milano è in realtà una sperimentazione pratica. Si parla di una semplice ricerca che potrebbe tornare utile per capire come diverse fasce di cittadini riescono ad interagire con un nuovo strumento di mobilità sostenibile, alquanto promettente. Non rimane che attendere i risultati del test.