Più di 100 progetti, oltre 500 iniziative tutte all’insegna della cultura, tra innovazione, sostenibilità, welfare, turismo. Brescia e Bergamo capitali italiane della cultura 2023.
A Brescia e a Bergamo l’obiettivo è quello di promuovere scienze e cultura, dare vita a progetti socialmente impegnati, ma anche riguardanti le industrie e il centro urbano. Centinaia le proposte delle due città nel triennio 2021-2023, che le hanno portate a diventare capitali della cultura in Italia. Due città accumunate dalla paura del Covid, secondo il sindaco di Brescia, che adesso hanno capito l’importanza dello scambio di informazioni.
Uno splendido messaggio arriva dal sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, il quale dopo due anni bui caratterizzati dal Covid – che videro all’inizio proprio la Lombardia in ginocchio – prova a ripartire. Più che prova, riesce, e grazie alla cultura. Lo dicono i centinaia di eventi e proposte di grande valore arrivate non solo da Brescia, così come da Bergamo, che nel triennio 2021-2023 hanno totalizzato 100 progetti e 500 iniziative.
Le due città, racconta Del Bono, adesso dopo aver condito la paura hanno saputo cambiare rotta, scambiandosi informazioni e dando anche indirizzi comuni alla popolazione. Il cambiamento arrivato proprio attraverso la cultura. Sembra essere questo il motto di Brescia e Bergamo, due città adesso accumunate invece dall’innovazione.
Il 2023, secondo tutti e due i primi cittadini inoltre, vorrà essere ancora all’insegna di crescita sociale, di scienze e di arti, di monumenti e di di paesaggi. E ancora degustazioni, servizi per la città. progetti educativi.
Sul territorio di Bergamo e Brescia prenderanno vita le tantissime iniziative dunque per Capitale Italiana della Cultura 2023, che hanno lavorato e progettato insieme tra fondazioni, imprese, enti e università. Ci sono per questo progetto oltre 90 finanziatori e 3,5 milioni di euro dalle fondazioni per la promozione culturale.
Avere un territorio unito negli intenti è fondamentale secondo Emilio Del Bono, che a braccetto insieme a Giorgio Gori – sindaco di Bergamo – è pronto a involarsi per il 2023 e un altro anno di progetti. “La candidatura in comune è un’idea di Paese molto forte. Alcuni comuni hanno detto che non si candidavano, questo vuol dire remare nella stessa direzione“.
Gori, recentemente intervenuto sulla questione, si è detto inoltre contento della cooperazione sulla questione ambientale. “Relazione tra città e natura è venuto naturale“, commenta il sindaco di Bergamo, che preme anche per le rigenerazioni urbane.
Saranno in totale 158milioni di euro che i due comuni utilizzeranno per i vari investimenti e infrastrutture che renderanno le città anche più sostenibili.