Una ricca busta paga a dicembre: triplicato l’importo sul cedolino per una precisa categoria di lavoratori. Vediamo insieme di chi si tratta.
Dicembre 2022 sarà un mese che porterà gioia ad alcuni lavoratori: a fine mese riceveranno uno stipendio triplicato. Dicembre è il mese più atteso in assoluto per quanto riguarda la ricezione dello stipendio. In media nell’ultimo mese dell’anno si ricevono più soldi in busta paga e tutti, giustamente, lo attendono con gioia. Questo accade a meno che non si faccia parte della categoria di chi riceve la quattordicesima nei mesi estivi, precisamente a luglio. Esiste una categoria di lavoratori che a dicembre riceverà, oltre alla tredicesima, un emolumento che prevede la CCNL di riferimento.
Mai come quest’anno cresce la trepidante attesa di ricevere questi soldi in più. Stiamo attraversando un periodo economicamente instabile e incerto, l’inflazione che colpisce l’Italia ha dato vita ad una serie di aumenti e rincari in tutti i settori immaginabili. La stangata delle bollette, l’aumento esponenziale dei prezzi al supermercato, tutti fattori che hanno contribuito ad accrescere in molte persone un senso di incertezza e paura. Ogni mese ci si rende conto di quanto siano cresciute le uscite, mentre le entrate restano invariate e per lo più insufficienti. Effettuare acquisti extra è diventato per molti lavoratori un piacere fuori discussione. Per questo motivo la ricezione di uno stipendio più ricco non può che creare gioia e un po’ di tranquillità in più. Approfondiamo insieme e vediamo come funziona quest’aumento.
Dicembre: ecco chi potrà recepire più soldi sullo stipendio
La tredicesima è una retribuzione extra pari allo stipendio di un intero mese di lavoro e viene corrisposta ad ogni dipendente dal proprio datore di lavoro alla fine dell’anno. Il fatto che venga erogata a dicembre, ovvero il mese del Natale, l’ha resa nota anche con il nome di gratifica natalizia. Nella definizione comune la tredicesima corrisponde ad un intero stipendio mensile, ma in realtà quel che si riceve è sempre inferiore al solito stipendio. Questo accade a causa del meccanismo di tassazione IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Ogni singolo mese il lavoratore dipendente versa l’IRPEF con il suo stipendio ed è trattenuta dal datore di lavoro. L’IRPEF fortunatamente viene abbassata dalla cosiddetta detrazione di imposta, una detrazione fiscale presente nella busta paga che, appunto, abbatte la tassazione IRPEF. Grazie alla detrazione di imposta il lavoratore godrà di più denaro a fine mese.
Anche la tredicesima è soggetta alla tassazione IRPEF, ma non per una determinata categoria di lavoratori. Ci sono dei lavoratori che potranno ricevere una tredicesima piena, senza alcuna tassazione. Stiamo parlando dei lavoratori domestici. I lavoratori domestici sono quelle figure come badanti o colf, e proprio loro riceveranno una tredicesima perfettamente pari allo stipendio che percepiscono ogni mese, non un centesimo di meno. Coloro che ad esempio recepiscono 1500 euro al mese, a dicembre ne riceveranno 3000. Esattamente il doppio. Questa “agevolazione” non dipende da specifici aiuti o bonus, ma dal fatto che i lavoratori domestici non rappresentano affatto sostituti di imposta. Essendo un lavoratore indipendente deve badare a tutto in modo indipendente. Vediamo adesso come triplicare lo stipendio di dicembre.
Il vantaggio del TFR: triplicato lo stipendio di dicembre
Oltre la ricezione della tredicesima nel mese di dicembre si può godere dell’anticipo del TFR, arrivando a triplicare il normale stipendio. La categoria di lavoratori che può effettuare questa richiesta è ancora quella di colf e badanti. Quel che bisogna fare è presentare una richiesta al datore di lavoro, meglio se messa per iscritto. La richiesta consiste nel chiedere di ricevere un anticipo di circa il 70% di TFR, ovvero il trattamento di fine rapporto, la liquidazione. Un bel vantaggio che purtroppo in altri settori non può essere preso in considerazione. Infatti in tutti gli altri settori lavorativi le condizioni per ricevere l’anticipo sono molto dure e stringenti: aver accumulato almeno otto anni di lavoro presso lo stesso datore di lavoro; motivare con precisione questa richiesta. Bisogna rendere chiaro il motivo per il quale si desidera ricevere l’anticipo della liquidazione. La motivazione deve essere seria e importante, come il dover acquistare un immobile o ristrutturarlo o ancora per motivi gravi di famiglia.
I lavoratori domestici invece non devono rendere noto il motivo della richiesta di anticipo del TFR. Possono richiedere il 70% di TFR a dicembre e conservare il restante 30% per quando saranno effettivamente chiusi i rapporti lavorativi con il proprio datore.