Canone RAI, cambia tutto per gli anziani che abitano qui: non dovranno pagare più

Il pagamento del canone RAI è obbligatorio, pena una multa o sanzioni. Però, c’è una determinata categoria di anziani che è esentata dal pagamento.

Canone Rai
Canone Rai -imilanesi.nanopress.it

Soffermiamoci un attimo sulla composizione demografica del grande pubblico della televisione di Stato, la Rai.

Può sembrare un’indagine sfacciata, ma in verità un sondaggio del genere potrebbe far luce sulla direzione intrapresa dall’azienda pubblica nel soddisfare le preferenze dei propri ascoltatori e spettatori.

Capire i gusti dietro le scelte degli attuali prodotti radiotelevisivi è fondamentale.

Nell’attuale panorama dei media, il pubblico è diviso in due gruppi: quelli che pagano per i contenuti e quelli che consumano contenuti “in chiaro”.

Questo divario è spesso più che generazionale, con gli spettatori più giovani che condividono il tempo sullo schermo con controparti di mezza età.

Di conseguenza, osserviamo una notevole disparità di età osservando il pubblico dei media di oggi.

In questo discorso rientra il canone RAI. Molti lo pagano, altri no. Perché? Andiamo a scoprirlo.

Canone RAI: cos’è?

Il Canone RAI è una tassa che tutti i proprietari di un televisore in Italia devono pagare per finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo della RAI (Radiotelevisione Italiana).

Canone RAI su bollette luce
Canone RAI su bollette luce-imilanesi.nanopress.it

Il canone viene stabilito annualmente dal governo italiano ed è attualmente di 90 euro per anno, anche se possono esserci delle riduzioni o esenzioni per specifiche categorie di persone, come gli anziani oi disabili.

Il pagamento del canone RAI è obbligatorio e viene inglobato nel costo della bolletta di fornitura di energia elettrica. Il mancato pagamento può comportare sanzioni e multe.

Ci sono tante cose che si potrebbero dire su questa tassa, ma non è la sede opportuna. Piuttosto, vale la pena invece menzionare le categorie che sono esentate dal pagamento.

Una in particolare, che appartiene al mondo della terza età, che può tranquillamente godersi la TV libera senza sborsare un euro di canone.

Esenzione per chi comunica questo “soggiorno”

Il colosso della TV pubblica ha subito un duro colpo dalla concorrenza spietata di Netflix, precursore tra i canali di contenuti a pagamento, e diverse altre piattaforme.

Tuttavia, l’asticella è stata alzata con serie TV accattivanti e di ottima fattura, che hanno stabilito un nuovo standard per mantenere gli spettatori agganciati ai loro schermi per lunghi periodi.

Col passare del tempo, i “drammi” una volta etichettati in Rai si stanno trasformando in serial con un’aria di maggiore autenticità, rendendoli ancora più avvincenti.

Questi prodotti sono sempre più impegnati a rappresentare con assoluta veridicità le distinte realtà del Paese e, come per gli abbonamenti Netflix, hanno un costo: il famigerato canone Rai.

Il pubblico spesso fraintende il sistema di finanziamento che sostiene la radio e la televisione.  Il canone è imposto a chiunque possieda un televisore, indipendentemente dalle preferenze di contenuti televisivi.

Nel corso degli anni, l’evasione fiscale è stata un problema con questo sistema, che ha portato al suo ritorno dopo sette anni di aggiunta alle bollette elettriche.

canone rai chi non lo paga
Canone Rai – imilanesi.nanopress.it

Il governo deve ancora decidere l’importo e le modalità di riscossione di questa tassa, che sarà attuata entro il 2024.

Tuttavia, le persone che hanno più di 75 anni, convivono con un coniuge senza reddito o percepiscono un reddito annuo inferiore agli 8.000 euro saranno esentati.

Saranno inoltre esentati anche coloro che risiedono in case di cura, con l’esenzione che deve essere confermata tramite compilazione di una dichiarazione sostitutiva.

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