La Polizia locale di Milano ha ricevuto blocchetti per i verbali con un errore clamoroso, dopo i calendari sbagliati è polemica.
Una nuova imbarazzante bufera incombe sul Comando della Polizia locale di Milano: i sindacati hanno denunciato la consegna di ben 10mila verbali di multe su cui era riportato un conto corrente errato. A segnalarlo, nello specifico, il segretario locale di Cisl Funzione pubblica, Amilcare Tosoni, e Giovanni Molisse, Cgil.
Quel conto corrente errato e la correzione a penna
L’anno nuovo non si apre nel migliore dei modi per la Polizia locale della città meneghina. Sarebbero ben 1000 i blocchetti incriminati, per un totale di 10mila verbali da notificare ai cittadini milanesi, i quali però si sarebbero potuti ritrovare con un bel problema tra le mani. Il bollettino postale allegato ai verbali, infatti, riportava un numero di conto corrente errato. Chi veniva sanzionato, quindi, avrebbe avuto solo l’illusione di saldare la multa, perché i suoi soldi sarebbero finiti sul conto corrente sbagliato. Non solo: poco tempo dopo avrebbe ricevuto una seconda sanzione, stavolta raddoppiata, perché il saldo della multa non sarebbe andato a buon fine.
Un errore incommentabile, secondo Tosoni, al quale è stato suggerito di rimediare con una correzione a penna, piuttosto che mandare al macero i blocchetti contenenti l’errore. Viene da domandarsi, però, se al cittadino che avrebbe ricevuto un bollettino simile non sarebbe sorto qualche dubbio. In più, il segretario Fp Cisl Tosoni si dice “allibito” davanti ad una simile soluzione, chiedendosi se gli uffici postali avrebbero mai potuto accettare un “rammendo” di questo tipo.
Bloccati i 10mila bollettini, ma è polemica
Nello specifico, comunque, i 10mila verbali incriminati riguardano violazioni del codice della strada, mentre sono escluse le contravvenzioni imputate per divieto di sosta. Queste ultime, infatti, vengono notificate direttamente a casa, senza il famoso foglietto rosa lasciato sul parabrezza. Ma veniamo alle buone notizie: i cittadini milanesi, in ogni caso, possono tirare un sospiro di sollievo perché, stando a quanto riportato da Giovanni Molisse, il Comando sembrerebbe essersi accorto del tragico errore appena in tempo, evitando che anche solo un cittadino pagasse le multe al conto corrente errato. I bollettini della discordia, infatti, sembrano essere stati bloccati, in modo da evitare che i cittadini interessati li ricevano ed eliminare il problema alla radice.
Rimangono comunque sbigottimento e incredulità, soprattutto da parte dei sindacati, davanti ad un simile errore di distrazione. Ancor più dopo l’errore dei calendari sbagliati per l’anno 2024, che a dicembre aveva fatto tanto discutere. In questo caso, tuttavia, il sorriso amaro si trasforma in preoccupazione, fanno sapere i vertici sindacali, perché si tratta di un errore che avrebbe gravato sulle tasche dei milanesi stessi.
Ma non solo: secondo Orfeo Mastantuono, segretario provinciale Csa, questo disguido non sarebbe altro che la prova della disorganizzazione del Comando di via Beccaria, riguardo alla quale si polemizza ormai da tempo. E c’è chi, come l’ex vicesindaco Riccardo De Corato, si chiede come possa un’istituzione che non riesce a stabilire quanti siano i giorni per ogni mese dell’anno, garantire la sicurezza di una città intera.