Per i dipendenti del Comune di Milano, scatta la settimana corta: dal lunedì al giovedì lavoro in ufficio, venerdì in smart working per risparmiare sulle bollette.
Per risparmiare sulle bollette e combattere il caro energia degli ultimi tempi, il Comune di Milano ha pensato di impostare la settimana corta per i propri dipendenti. I lavoratori, infatti, lavoreranno in ufficio, dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì espleteranno le proprie mansioni da casa, mediante smart working. Ecco le sedi comunali che saranno coinvolte nella misura della settimana corta, la quale coinvolgerà 2 mila dipendenti su 13 mila.
Comune di Milano, smart working il venerdì per combattere il caro bollette
Il caro bollette è tangibile anche per le amministrazioni pubbliche, che si ritrovano a far i conti con bollette salate, a causa dell’incremento dei costi dell’energia che si sono verificati in seguito a diversi fattori economici e storici che hanno investito i consumi negli ultimi tempi, in primi la guerra tra Russia e Ucraina.
Per tenere sotto controllo la situazione, l’amministrazione comunale ha deciso di attuare quella che è stata definita la “settimana corta“. I dipendenti, infatti, lavoreranno in ufficio, dal lunedì al giovedì, mentre il venerdì porteranno a termine le loro mansioni direttamente da casa, in smart working.
In questo modo, Palazzo Marino intende risparmiare sulle bollette. Questa misura sarà attuata grazie all’accordo stipulato con i sindacati dei lavoratori comunali. Il procedimento andrà in vigore dal 29 ottobre 2022 e terminerà il 7 aprile 2023.
Le sedi comunali incluse nel provvedimento della settimana corta
La portavoce del municipio ha comunicato le sedi comunali che saranno coinvolte nella misura dello smart working previsto dalla settimana corta. Sono le seguenti:
– via Bergognone 30;
– via Sile 8;
– via Durando 38
– via Pellico.
I lavoratori interessati da tale misura – per risparmiare sulle bollette – saranno 2 mila. Questi lavoreranno, dunque, da casa ogni venerdì della settimana, fino alla data stabilita.
Lo smart working, dunque, è una misura importante, in quanto permette di far risparmiare centinaia di euro all’amministrazione e potrebbe far gola anche ad altri Comuni italiani che devono far fronte all’aumento dei costi dell’energia.
C’è da dire, però, che i dipendenti non saranno obbligati a lavorare da casa. Tale impostazione, infatti, non sarà obbligatoria, bensì opzionale.
I sindacati, inoltre, hanno effettuato una richiesta ben precisa che riguarda i risparmi ottenuti con la settimana corta, ossia che tali fondi vengano riposti nel fondo del personale.